Cultura

Mr. Rain: «Non mi piacciono le etichette, la musica è espressione e libertà»

Arriva a Brescia martedì 11 luglio il tour «Supereroi» del bresciano Mattia Balardi, in attesa del nuovo disco per fine anno
Mr. Rain in concerto
Mr. Rain in concerto
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A Brescia si è esibito tantissime volte, ma ora ci torna da protagonista assoluto, con un tour iniziato il 27 giugno a Roma, che procede al ritmo di sold out. Dopo il Festival di Sanremo e la terza piazza ottenuta con «Supereroi», la carriera di Mr. Rain (alias Mattia Balardi) è d’altronde decollata, e ad alimentarne il gran momento hanno contribuito anche il duetto con Sangiovanni in «La fine del mondo» e poi «Per sempre ci sarò», brano realizzato per la colonna sonora italiana di «Elemental», recente e produzione targata Disney.

L’appuntamento con il 31enne cantautore, nato a Desenzano del Garda, è martedì 11 luglio all’Arena di Campo Marte, per il Brescia Summer Music organizzato dal Cipiesse (alle 21.30, biglietti da 30 a 40 euro, info su www.cipiesse-bs.it). Abbiamo intervistato Mr. Rain.

Mattia, c’è un prima e un dopo Sanremo, nella tua vita?

È successo tutto così velocemente che non mi sono soffermato molto a pensarci. La mia vita è sicuramente cambiata, e adesso mi godo tutto quello che sta accadendo.

Se qualche anno fa, ti avessero detto che avresti partecipato al festival più tradizionale della canzone italiana, conquistandone il pubblico, come avresti reagito?

Sarei stato molto felice, ma probabilmente non ci avrei creduto. Ad ogni modo, avrei continuato a lavorare esattamente come ho fatto, consapevole che esiste un modo per arrivare a quel palco, e non può che essere il duro lavoro.

«Supereroi» è un inno all’onestà verso se stessi e, al contempo, indica negli altri le figure a cui appoggiarsi. I tuoi (super)eroi di riferimento, le persone su cui contare, sono rimaste invariate nel tempo?

Sono felice che nella mia vita ci siano persone con le quali poter condividere gioie ma anche dolori. Inizialmente ero molto introverso, anche con le persone a me più vicine; ma quando fai il primo passo e ti fidi delle persone, ti accorgi che le cose sono molto più semplici di quanto immaginavi.

Il rapper, attore e produttore Eminem è stato invece il tuo riferimento sul piano artistico. Chi altro?

Eminem è il motivo stesso per il quale faccio questo mestiere, è stato una fonte di ispirazione. Non solo lui, in effetti: nel corso degli anni altri mi hanno colpito artisticamente, come per esempio NF (pseudonimo del rapper americano Nathan John Feuerstein, ndr).

L’etichetta di rapper non ti va stretta?

Le etichette non mi piacciono: io faccio musica, la mia musica. Se ho voglia di rappare lo faccio, se ho voglia di qualcosa di più melodico, scrivo quello. La musica mi serve per esprimermi.

Come vuole il tuo nome d’arte, sei notoriamente condizionato dalle condizioni atmosferiche nei tuoi impulsi creativi. Come vivi questo periodo piovoso: dobbiamo aspettarci un’uscita discografica dietro l’altra?

Di sicuro, in questo periodo sono molto ispirato, ho scritto tanto e terminato il nuovo disco, che uscirà entro la fine dell’anno.

Ti sei trasferito a Milano da poco. Brescia resta casa, per te?

Torno regolarmente a Brescia, dove ho la mia famiglia e gli amici. Stare a Milano, per il lavoro è molto più comodo, ma Brescia rimane casa mia, ovviamente.

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