Il Pugile, capolavoro d’umanità in «dialogo d’autore» con la Vittoria Alata
Il naso rotto, le ferite in evidenza sugli zigomi e sulle mani. E quello sguardo rivolto verso l’alto, che rende il Pugile - capolavoro in bronzo di epoca ellenistica, patrimonio del Museo Nazionale Romano - una figura ancora misteriosa. Dal 12 luglio al 29 ottobre l’opera, grazie ad un prestito eccezionale reso possibile dai lavori in corso nelle sedi del museo - sarà a tu per tu con la nostra Vittoria Alata, in un dialogo a distanza tutto contemporaneo.
L’incontro
Ma le due opere non si guarderanno negli occhi. Nella cella orientale del Capitolium costruita attorno alla Vittoria e dove anche il Pugile sarà ospitato, l’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg - già autore dell’allestimento - ha immaginato uno spazio quasi astratto, in cui le due statue saranno separate da un vetro riflettente in cui i visitatori potranno specchiarsi interagendo visivamente con le opere. E il Pugile ripiegato su se stesso, in attesa (forse) di conoscere il verdetto al termine di un combattimento, simbolo di resilienza (e sappiamo cosa questo vuol dire per la nostra città già provata dalla pandemia) vivrà in uno spazio suo, tutto umano. A poca distanza la Vittoria, nella sua astrazione divina, è il simbolo della ripresa nel segno della bellezza e della civiltà.Il dialogo tra le due opere, che moltiplicherà al quadrato l’appeal che Brescia avrà per i visitatori della Capitale della Cultura nel corso dell’estate, è anche dialogo tra le due realtà coinvolte nel progetto, «nato quasi per caso, durante un incontro istituzionale a Paestum - ha ricordato la presidente di Brescia Musei, Francesca Bazoli, presentando ieri l’appuntamento -. Dialogando con Stéphane Verger, direttore del Museo Nazionale Romano, è venuto quasi spontaneo immaginare un incontro tra la nostra Vittoria e il Pugile, la statua più bella, misteriosa ed evocativa della collezione. E la risposta del direttore, "perché no?" è stata una piacevole sorpresa».
«L’opera era già stata in mostra alle Scuderie del Quirinale nella riapertura dopo il lockdown, come simbolo di ripresa per Roma e per il Paese al termine di una lotta tremenda - ha aggiunto Verger -, e ci è sembrato doveroso portare questo messaggio a Brescia Capitale della Cultura». «Tutto quello che ha a che vedere col mito - ha sottolineato Roberto Cammarata, presidente del Consiglio comunale - ci parla del presente, regalando ai nostri tempi forme spettacolari».
Capolavoro
Il Pugile seduto è uno dei capolavori custoditi a Palazzo Massimo, una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano. Ritrovato alla fine dell’800 nel corso di lavori edili (con una vicenda simile a quella della Vittoria), assieme al Principe ellenistico con cui è solitamente esposto in coppia, il Pugile è un originale ellenistico del II-I secolo avanti Cristo (ma qualche studioso lo attribuisce a Lisippo, retrodatandolo al IV secolo). L’utilizzo di leghe con percentuali differenti di metallo gli danno effetti di policromia che ne rafforzano il naturalismo.
L’esposizione
A Brescia, la statua sarà esposta su un nuovo basamento, che resterà poi in dotazione all’opera, realizzato grazie alla progettazione di Capoferri (la stessa azienda del basamento della Vittoria), sponsor tecnico assieme ai Guzzini che cureranno il progetto di illuminotecnica dell’esposizione. Main sponsor dell’evento è Intesa San Paolo («Grati dell’occasione di poter offrire elementi di crescita culturale alla comunità» ha commentato il direttore esecutivo Comunicazione, Fabrizio Paschina).
In occasione della mostra - ha ricordato il direttore di Brescia Musei, Stefano Karadjov - il parco archeologico resterà aperto fino alle 20, e il venerdì, sabato e domenica fino alle 22. Prenotazioni già aperte su bresciamusei.com, l’ingresso per i residenti a Brescia è gratuito.
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