Cultura

Coma_Cose: «Belle vibrazioni con l'orchestra e... al party di Elodie»

I pensieri e le parole dei cantanti bresciani impegnati nel settantatreesimo Festival di Sanremo
I Coma_Cose: Fausto «Lama» Zanardelli e California - Foto © Attilio Cusani
I Coma_Cose: Fausto «Lama» Zanardelli e California - Foto © Attilio Cusani
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Eccoci qui. Il lunedì che anticipa l’inizio del Festival è arrivato ed è passato. In questa giornata tersa, ma pure ventosa e parecchio fredda rispetto alle medie della Riviera di Ponente, abbiamo potuto assaporare un po’ di atmosfera sanremese anche solo guardando fuori dalla finestra e lasciando correre lo sguardo su un mare bello agitato. In realtà, Francesca ed io siamo arrivati domenica. Abbiamo trascorso gli ultimi giorni della passata settimana mettendo a punto le ultime questioni non inerenti alla musica circa la nostra partecipazione al settantatreesimo Sanremo. Come mi è già capitato di dire, considero questa presenza la nostra «seconda prima volta».

Venendo al lato pratico: già domenica abbiamo calcato nuovamente il palcoscenico dell’Ariston. Avevamo infatti in programma di recuperare una prova che, per problemi tecnici, non era stata portata a termine nei giorni scorsi. Un piccolo intoppo, di quelli che possono tranquillamente capitare. Nel giorno della vigilia, infine, siamo tornati nuovamente «on stage», e lo abbiamo fatto con l’orchestra. Per descrivere ciò che ho provato mi viene da utilizzare una semplice coppia di parole: bella vibrazione. Insomma, siamo carichi, grati, entusiasti. Poi qui, naturalmente, viviamo anche tutto il ricchissimo contorno che il Festival di Sanremo offre agli artisti in gara, ma anche agli addetti ai lavori.

I nostri impegni - per così dire - mondani, sono iniziati già domenica sera. California ed io abbiamo preso parte alla festa di «Tv Sorrisi e Canzoni» e a quella di Radio Italia. Quindi, siamo passati al party privato di Elodie. Un’ottima occasione per fare due parole con lei fuori dai giorni della gara. Abbiamo anche incontrato i nostri amici Colapesce Dimartino: il loro duo ci piace parecchio. Hanno approcciato questo Festival con un video ironico proprio sulla manifestazione. E adesso non vedo l’ora di gustarmi la loro «Splash», canzone con la quale tornano qui dopo aver proposto la favolosa «Musica leggerissima». Ma per loro è un periodo particolarmente intenso, dato che dal 20 al 22 febbraio esce «La primavera della mia vita», che segna il loro debutto cinematografico.

Dopo il primo incontro nei giorni delle prove, abbiamo infine incrociato di nuovo Rosa Chemical. Oltre all’artista, c’è una persona dolce, educatissima, quasi timida, che ci è piaciuta moltissimo.

Il bello del Festival, d’altra parte, è anche questo. Da un lato rivedi - in un contesto completamente diverso - artisti con i quali hai collaborato o con i quali, magari, hai in qualche modo compiuto un tratto di strada in comune. Dall’altro fai la conoscenza di colleghi che non avevi mai incrociato. E la cosa non vale soltanto tra musicisti. Ad esempio, nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di fare due parole con i ragazzi che si sono inventati il FantaSanremo. Un’idea nata... al bar, che adesso coinvolge una quantità incredibile di italiani. Dulcis in fundo, la giornata si è chiusa con il red carpet, altra occasione nella quale abbiamo voluto portare tutta la nostra energia. A proposito, siamo felici di esibirci già nella prima serata di questo Festival. Settimi in ordine d’uscita, in un orario... frizzantino!

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