Collezione Paolo VI, ecco la programmazione delle attività
Pensare ad un museo unicamente come ad un luogo statico, in cui la cultura è rinchiusa tra quattro mura e occorre per forza varcare la soglia per avervi accesso, è un’idea ormai sorpassata. Questo, a maggior ragione dopo i due anni di pandemia, è ormai molto chiaro alla Collezione "Paolo VI" di Concesio, che è pronta per ripartire con una nuova programmazione ricca di visite guidate, incontri, laboratori e conferenze, sia online, sia in presenza.
«I numeri del 2021 mostrano il desiderio di vivere concretamente il museo - spiega il direttore della Collezione, Paolo Sacchini -, di riconquistare quella socialità e quel confronto attivo con l’arte e con chi la divulga, ma, negli ultimi mesi, con il peggioramento della situazione sanitaria, abbiamo anche osservato una certa incertezza da parte delle persone ed è per questo che anche il 2022 sarà caratterizzato da una programmazione mista, con eventi in presenza e con appuntamenti online». I
Ad aprire la programmazione sarà un’iniziativa in presenza: sabato 15 gennaio alle 16.30 il museo ospiterà il laboratorio per bambini dai 6 anni in su «Album di famiglia», ispirato dalle opere e dalla vita del pittore Aldo Carpi (per informazioni e prenotazioni: info@collezionepaolovi.it). È invece pensata per gli adulti la seconda edizione della rassegna «Custodi di bellezza. Racconti dai musei di arte sacra contemporanea», che vedrà ospiti direttori e curatori di musei che si muovono lungo le stesse strade proposte dalla Collezione "Paolo VI".
Il primo incontro, sabato 22 gennaio, vedrà protagonista il Museo di arte contemporanea San Rocco di Trapani, «virtuoso caso di integrazione tra arte, spiritualità e dimensione sociale, che sarà illustrato dal direttore don Liborio Palmieri», spiega Sacchini. A febbraio Giovanni Gardini, presidente dell’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, parlerà delle iniziative di arte contemporanea promosse dal Museo Diocesano di Faenza e a marzo la direttrice Nadia Righi racconterà di MuDiMi - Museo Diocesano di Milano. Altra iniziativa in presenza sarà «OperAperta», incontri monografici sulle orme dei grandi artisti presenti in museo, al via il 29 gennaio con un approfondimento su Pericle Fazzini.
È invece grazie all’alleanza stretta con il Sistema museale della Comunità montana della Valtrompia, del quale la Collezione "Paolo VI" è entrata a far parte l’anno scorso, che il museo concesiano realizzerà la rassegna «Registi dello Spirito» e la mostra monografica dedicata a Kengiro Azuma, artista giapponese naturalizzato italiano particolarmente amato e apprezzato da Papa Paolo VI. Entrambe si inseriscono nel progetto «Geometrie di Valle: per un Piano Integrato della Cultura in Valle Trompia», presentato, quale ente capofila, dalla Comunità Montana in partenariato con realtà pubbliche e private, tra cui la Collezione "Paolo VI", all’avviso pubblico regionale per la selezione dei Piani Integrati della Cultura. Il progetto, che ha ricevuto un cospicuo contributo, «ci consente di condividere una prospettiva comune, che da un lato riguarda il territorio e dall’altro le persone - osserva Sacchini -. Ringraziamo l’assessore alla Cultura della Comunità montana Ivonne Valcamonico per questa bella opportunità». «Registi dello spirito».
La rassegna, al via il 12 febbraio con un appuntamento su Martin Scorsese, consiste in incontri tenuti dallo storico del cinema Matteo Asti, docente all’Università Cattolica e all’Accademia SantaGiulia di Brescia. L’esposizione su Kengiro Azuma, in programma a marzo, sarà costituita non solo da opere già presenti all’interno del museo (molte delle quali mai esposte in precedenza), ma anche da lavori selezionati con la famiglia dell’artista giapponese mancato nel 2016. Sempre a marzo si terrà la nuova edizione di «Lògos. Sguardi contemporanei»: tre incontri online dedicati a vari aspetti dell’architettura sacra contemporanea che, anche quest’anno, coinvolgerà personaggi di rilevanza nazionale e internazionale.
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