Brescia Musei svela il palinsesto delle mostre per la capitale della cultura
L'arte digitale di Fabrizio Plessi nel parco archeologico di Brixia, i tappeti dal Turkestan della collezione Zaleski in Castello, la fotografia di David LaChapelle in Pinacoteca, l'omaggio a Lorenzo Mattotti disegnatore per il cinema in Santa Giulia. Rimescola le coordinate spazio-temporali e i linguaggi dell'arte, il palinsesto delle mostre promosse da Brescia Musei per la capitale della cultura 2023, presentato Milano.
Nel segno della «valorizzazione del patrimonio» che guida la politica culturale cittadina - hanno ricordato la vicesindaca Laura Castelletti con la presidente e il direttore di Brescia Musei, Francesca Bazoli e Stefano Karadjov - e del dialogo con enti e istituzioni nazionali e internazionali.
Valorizzazione che partirà dall'inaugurazione di spazi nuovi o rinnovati: il 29 gennaio il museo del Risorgimento «Leonessa d'Italia» che racconterà il percorso dell'autodeterminazione dei popoli, dal 1797 della Repubblica Bresciana al 1945 della Costituzione; sempre a gennaio taglio del nastro per il Corridoio Unesco che attraverserà il parco archeologico e il complesso di San Salvatore e Santa Giulia, dove si inaugurerà la rinnovata sezione romana dopo la partenza della Vittoria Alata.
Sarà Giacomo Ceruti il primo protagonista delle esposizioni in città, con la grande mostra in Santa Giulia «Miseria e Nobiltà» (dal 14 febbraio al 28 maggio, poi al Getty Museum di Los Angeles) e la collaterale «Immaginario Ceruti» che attraverso le stampe andrà alle radici dell'ispirazione dell'artista per i suoi celebri «pitocchi», ma anche per ritratti e opere sacre. Nelle sale della Pinacoteca lasciate libere dai dipinti portati in mostra, il fotografo David LaChapelle presenterà l'immagine di un «tableau vivant» dedicato ai poveri di oggi, gli homeless degli Stati Uniti (dal 14 febbraio al 10 novembre).
Brescia Photo Festival
Ancora fotografia dal 23 marzo al 25 giugno con la sesta edizione del Brescia Photo Festival e la mostra «Luce della Montagna» con gli scatti storici di Vittorio Sella, Martin Chambi e Ansel Adams, e il portfolio costruito ad hoc da Axel Hutte sulle vette di casa nostra, dall'Adamello alle Dolomiti di Brenta.
La primavera porterà in Palazzo Tosio, in collaborazione con l'Ateneo, l'esposizione dedicata a «Luigi Basiletti e l'antico», che farà il punto sull'artista e archeologo tra gli scopritori della Vittoria Alata all'inizio dell'Ottocento; in Castello, nello spazio espositivo del Grande Miglio, i tappeti-capolavoro realizzati in Turkmenistan tra il XV e il XIX secolo, della collezione Zaleski di Fondazione Tasasra, in dialogo con una decina di opere contemporanee (dall'1 aprile al 6 novembre).
Contemporaneo
Spazio al contemporaneo, quindi, con le sculture «animalier» di Davide Rivalta disseminate in Castello da maggio, e da giugno le installazioni digitali di Fabrizio Plessi nel parco archeologico Brixia e in Santa Giulia (dal 9 giugno al 7 gennaio 2024).
La seconda grande mostra in Santa Giulia, dal 29 settembre al 7 gennaio 2024, indagherà «Brescia Cinquecento. Lo spirito della città» con ospite d'onore e "testimonial" il pensieroso Fortunato Martinengo del ritratto di Moretto in prestito dalla National Gallery di Londra. Il "mood" malinconico del nobile bresciano sarà il simbolo dei mutamenti che tra il 1512 del Sacco di Brescia e il 1552 della morte del Martinengo coinvolsero la società non solo bresciana, travolta da Riforma e Controriforma.
Fotografia
Non solo arti figurative, nel palinsesto di Brescia Musei. Già dal 10 gennaio (fino al 23 febbraio) in Santa Giulia la fotografia racconterà "La dieta mediterranea" e la sua impronta sulle grandi civiltà del passato. Si parlerà poi di settima arte con "Cinema Mattotti" e l'omaggio al disegnatore di origine bresciana, sempre in Santa Giulia dal 14 luglio al 29 ottobre. E si sosterranno i diritti umani, con il nuovo filone espositivo che - dopo Dogan, Badiucao e ora Lomasko - ancora al Museo della Città porterà (dal 10 novembre al 28 gennaio 2024) opere di artisti internazionali che dagli anni '70 ad oggi hanno affrontato il tema della libertà, della democrazia e della persona.
Danza
Ma nei musei entreranno anche lo spettacolo e la danza: la Pinacoteca farà da scenografia per lo spettacolo di Fabrizio Sinisi Tre ritratti (dal 31 gennaio al 5 febbraio) e per le Micro Danze di Aterballetto Fondazione Nazionale della Danza, il 3 e 4 marzo. Al Museo del Risorgimento la scuola Strehler del Piccolo Teatro di Milano porterà in scena il racconto del personale "risorgimento" di una ventina di grandi bresciani.
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