Addio a Stan Lee, il papà di Spiderman e dei Fantastici Quattro
Addio a Stan Lee: il papà dei supereroi Marvel è morto a 95 anni al Cedar Sinai Medical Center di Los Angeles dove era stato ricoverato d'urgenza poche ore prima. Editore e direttore dei fumetti Marvel Comics, Lee era diventato lui stesso un supereroe per i fan, avendo contribuito a creare personaggi iconici come Spiderman, X-Men, Thor, Iron Man, Black Panther, gli Avengers, l'Incredibile Hulk e i Fantastici Quattro.
Stan era entrato nel business nel 1939. I suoi ultimi anni di vita sono stati tumultuosi: dopo la morte della moglie Joan nel luglio 2017, aveva fatto causa per frode agli executive di POW! Entertainment - una società fondata nel 2011 per sviluppare film, programmi tv e videogame - chiedendo danni per un miliardo di dollari. Aveva poi denunciato il suo manager e chiesto un ordine di protezione nei confronti di un uomo che gestiva i suoi affari. Alla fine dell'estate la polizia di Los Angeles aveva aperto una clamorosa inchiesta per abuso di anziani.
Da solo e in collaborazione con artisti come Jack Kirby - i loro primi super-eroi in coppia furono i Fantastici Quattro apparsi nel 1961 - Steve Ditko e altri, Lee aveva catapultato la Marvel da una piccola impresa alla «number one» del mondo e successivamente un gigante dei multimedia. Nel 2009 la Disney aveva comprato per 4 miliardi Marvel Entertainment: un ottimo affare dal momento che quasi tutti i film di super-eroi primi ai box office mondiali hanno al centro personaggi Marvel. In testa The Avengers con 1,52 miliardi nel 2012. Stan aveva la consapevolezza del suo ruolo nel mondo dello spettacolo.
«Un tempo pensavo di non aver fatto nulla di importante», aveva detto al Chicago Tribune nel 2014: «C'è gente che costruisce ponti e fa ricerca medica, mentre io scrivo storie di gente immaginaria, vestita in maschera, che fa cose pazze e fuori dal comune. Ma sono arrivato a convincermi che anche l'entertainment non è cosa da poco».
A dispetto dell'età avanzata, l'influenza di Stan Lee come volto dei Marvel era rimasta considerevole anche negli ultimi anni. Il successo però non era stato immediato: dopo vent'anni di gavetta, Lee era sul punto di lasciare quando ricevette l'ordine dal suo capo di emulare una linea di super-eroi della rivale DC Comics. I personaggi di Lee - a tutto tondo, più moralmente complessi - contribuirono a un revival nel moribondo mondo del fumetto dopo che negli anni Cinquanta i comics erano stati messi sul banco degli imputati dal Senato americano con l'accusa di aver contribuito alla criminalità giovanile.
Lee era apparso tra l'altro con dei cameo in tutti i film della Marvel.
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