Cultura

A Brescia apre Mita, il museo internazionale del tappeto antico

Il nuovo centro culturale di Fondazione Tassara Raccoglie un patrimonio di oltre 1.300 opere s’arte tessili
  • Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
    Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
  • Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
    Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
  • Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
    Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
  • Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
    Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
  • Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
    Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
  • Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
    Alcuni scorci del Mita in via Sostegno a Brescia
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È stato inaugurato in via Sostegno a Brescia Mita, il Museo Internazionale del Tappeto Antico, la cui apertura al pubblico sarà a novembre. Il nuovo centro culturale di Fondazione Tassara raccoglie un patrimonio di oltre 1.300 opere d’arte tessili e punta a diventare uno spazio di confronto tra culture orientali e occidentali, tra tradizione e contemporaneità. Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura rappresenta l’apertura di un crocevia di culture e di idee che intende essere un luogo di tradizione, innovazione e creazione, in cui l'arte antica intreccia inediti percorsi e ispirazioni con la contemporaneità.

La collezione

Mita è dedicato alla conservazione e allo studio dell'inestimabile patrimonio di Fondazione Tassara: costituita nel 2008 dal collezionista Romain Zaleski, raccoglie oltre 1.300 manufatti tessili dalla fine del XV all'inizio del XX secolo ed è considerata probabilmente la più completa collezione privata esistente al mondo, con capolavori provenienti da Asia, Europa, Africa. La composizione del patrimonio copre sostanzialmente la storia della produzione mondiale del tappeto con opere rarissime per epoca e provenienza: da grandi formati realizzati per palazzi e moschee fino a piccoli tappeti a preghiera.

Lo spazio di Mita è una ex fonderia, progettato da Obr Open Building Research con la collaborazione di Lombardini 22. Lo studio Obr degli architetti Paolo Brescia, Tommaso Principi e Andrea Casetto, ha disegnato Mita come uno spazio di socializzazione. L’idea è quella di un teatro vivente che unisce la collezione e il suo pubblico in un unico grande ambiente unitario, articolato intorno a uno spazio centrale a tutta altezza.

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