Cucina

Viene dalla Bassa il re del panettone al cioccolato

Il 33enne Andrea Visani trionfa su altri 145 pasticcieri. E tra i segreti c’è anche un particolare ingrediente
IL MIGLIOR PANETTONE AL CIOCCOLATO
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Non ha dormito per l’emozione, eppure il (bel) sogno è realtà: il suo panettone al cioccolato è stato proclamato il migliore d’Italia. E lui, Andrea Visani, mica se l’aspettava: «È accaduto tutto di fretta - racconta -: nel pomeriggio gli organizzatori mi hanno avvisato che in serata sarei stato contattato in caso di vittoria e, senza quasi rendermene conto, poche ore dopo il telefono ha squillato».

Svoltasi agli inizi di dicembre, ovviamente in collegamento a distanza data la pandemia in corso e trasmessa in streaming su Facebook, la cerimonia in questione fa riferimento alla quarta edizione del prestigioso concorso milanese indetto da «I maestri del panettone» a cui hanno preso parte 146 iscritti, valutati da una giuria d’eccezione qualificata (Alessandro Bertuzzi, Andrea Besuschio, Domenico Di Clemente, Francesca Morandin Gianluca Fusto e Giambattista Montanari).

 

Andrea Visani - Foto © www.giornaledibrescia.it
Andrea Visani - Foto © www.giornaledibrescia.it

 

Così, al curriculum del pasticciere 33enne di Carpenedolo - cresciuto nella storica forneria di famiglia, perfezionatosi poi al Cfp Canossa di Brescia e nel laboratorio del «guru» Iginio Massari, sino a ritornare nel 2011 laddove aveva messo per la prima volta le mani in pasta sulle orme del nonno Mario e quindi affiancato il papà Maurizio - ora si aggiunge un'altra «stelletta».

A ottobre, il giovane con il suo panettone tradizionale ha infatti guadagnato la medaglia d’argento al contest «Il miglior panettone del mondo», organizzato dalla Fipgc (Federazione internazionale pasticceria gelateria cioccolateria), mentre con il suo pandoro si è classificato «solo» tra i primi 10 concorrenti al contest nazionale «Mastro panettone» di novembre. Risultati questi che, nonostante il dolce - in senso stretto -, gli avevano lasciato un po’ d’amaro in bocca.

In fondo, sebbene Andrea non ricerchi a tutti i costi il successo, «avere un riconoscimento simile da degli esperti del settore è comunque gratificante - confida -. A tal proposito, l’inatteso e insperato risultato raggiunto lo considero un premio al mio lavoro, per la quale cerco sempre di perfezionarmi. Sono contentissimo». Dedicando allora il premio al padre, al nonno, alla moglie Maura, nonché al fratello Paolo («mi aiutano e mi sopportano nella quotidianità»), svela un piccolo «segreto»: la cioccolata impiegata nel panettone vincitore - lo stesso in vendita nel suo negozio di via Garibaldi - è prodotta in Africa, nella zona della linea vulcanica del Camerun. Buono a sapersi. Meglio, da gustarsi.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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