Cucina

Un lustro di Gritz, la birra senza glutine che conquista l’Italia

Cresce la produzione made in Erbusco di Claudio Gritti e della madre, che continuano a incassare un premio dopo l'altro
Claudio Gritti assaggia una delle sue birre targate Gritz - Foto © www.giornaledibrescia.it
Claudio Gritti assaggia una delle sue birre targate Gritz - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Nella terra della bollicine di Franciacorta pulsa forte un cuore ad alta fermentazione. Quella della birra. Non una birra qualunque, però: artigianale e rigorosamente senza glutine. È la storia del birrificio Gritz di Erbusco, che spegne in questi giorni le prime cinque candeline dall’inizio di una produzione arrivata ai vertici nazionali del mondo del luppolo per persone intolleranti o allergiche al glutine.

Un esempio unico in Italia, oltre che uno dei pochissimi al mondo specializzato nella produzione totalmente senza glutine da processo gluten removed.

«Gritz» è il soprannome, ai tempi del liceo, di Claudio Gritti, 34enne titolare del birrificio assieme alla madre, Barbara Magistretti. Comasco d’origine ma bresciano d’adozione, con alle spalle studi universitari in fisica, Claudio Gritti è partito quasi per caso: «Dieci anni fa - spiega - ho iniziato a fare birra in casa, per passione, con il classico kit da 25 litri. Mi è piaciuto e, dopo un corso professionale, ho deciso di provare a fare qualcosa di più».

Gritz è nato nel 2015, trovando poi casa nei mesi successivi a Erbusco, in via Dell’Artigianato, 15, incontrando un successo inaspettato: «L’anno scorso - spiega ancora Gritti - abbiamo prodotto 20mila litri e quest’anno puntiamo ai 25mila». L’idea di aprire un birrificio artigianale senza glutine è arrivata «guardando il mercato: era qualcosa che mancava, ma che poteva andare incontro alle esigenze di tante persone, a Brescia ma non solo. Spediamo infatti in tutta Italia, utilizzando esclusivamente malto d’orzo».

Le birre artigianali erbuschesi hanno un tocco femminile, a partire dai nomi scelti per i prodotti: la belga classica Danda, la Pils Graziella, la Weiss Barbara, la Ipa Camilla, la Stout Cri. «Sono tutte donne della mia vita, un omaggio alla mia... fermentata famiglia»

All’appello manca poi la birra di Natale, premiata assieme alla Weiss Barbara con i primi due posti al «Best Italian Beer» di Federbirra e Federazione Italiana Birra Artigianale, nella sezione delle senza glutine. «È stato un onore che ci ha dato ancora più forza nel lavoro di ricerca che ogni giorno facciamo per una birra artigianale buona e all’altezza del palato di tutti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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