Un «Battito» per Capitale della Cultura: il dolce nato da un'idea di Iginio Massari
La forma è bresciana, il cuore bergamasco. È «Battito» il dolce della Capitale della Cultura nato da una intuizione del maestro Iginio Massari e dall'opera dei pasticceri aderenti ai consorzi delle due città.
Si tratta di un dolce lievitato che ricorda la consistenza del Bossolà, ma con all'interno i sapori agrumati tipici della torta Donizetti della cittadina orobica, con pezzetti di ananas e albicocca e con uno strato di zucchero a velo aromatizzato al maraschino.
Il nome e la grafica del packaging sono stati elaborati dai ragazzi dell'Accademia Santa Giulia. Il nome Battito è stato voluto per dare senso di rinascita e ripresa insiti nel senso stesso di Brescia Bergamo Capitale, due città sorelle dopo il periodo difficile della pandemia. Sulla scatola invece campeggiano i profili delle due città. Battito è in vendita nelle pasticcerie aderenti al Consorzio pasticcieri di Brescia e Bergamo a 20 euro (mezzo chilo), e sta riscontrando già un ottimo successo.
Non solo. Questo progetto unisce anche dolcezza e solidarietà. Un euro di ogni Battito venduto sarà infatti devoluto all'associazione Tincoraggio che cerca di aiutare i genitori di neonati ricoverati in terapia intensiva perchè prematuri o con problemi, ricoverati nel reparto di terapia intensiva neonatale del presidio Ospedale dei bambini del Civile di Brescia. La presentazione del dolce si è tenuta questa mattina in Loggia.
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