Sardine essicate e persico impanato: a Borgo Trento c'è Montisola

I sapori di Montisola portati in città e proposti in una trattoria tradizionale, in cui la sapienza nel cucinare si sposa con la cordialità e la simpatia dei due gestori, il cuoco sebino Rocco Ribola e il barista-cameriere milanese Daniele Rosetta. La trattoria si trova nel cuore di Borgo Trento.
Si chiama «A ghè de tot» (c’è di tutto), un nome bresciano che sintetizza la disponibilità e la capacità di due professionisti con un ampio bagaglio di conoscenze messo assieme «lavorando e lavorando» in numerosi ristoranti.
La punta di diamante dell’offerta è il pesce di uno dei nostri laghi: l’Iseo. Le ricette arrivano tutte dalla storia della cucina popolare montisolana. A metterle nel piatto è il cuoco Rocco, originario di Siviano, cresciuto mangiando il pesce pescato di fronte a casa e cucinato in decine di modi da mamme e nonne negli anni ’70. Le specialità sono le sardine essicate, il persico impanato, e l’antipasto misto d’acqua dolce. La ricetta delle speciali sardine arriva dalla cucina di Peschiera di Amelia, una cugina di Rocco. La tecnica per avere i migliori filetti di persico è di Pina, che li preparava alla spiaggetta di Sensole.
Gli insegnamenti per l’antipasto di aole, luccio, sardine e trote sono di Rino e Adele, ex gestori della locanda Castello di Menzino, dove Rocco ha lavorato per quattro estati negli anni Ottanta. Per chi ama sapori diversi comunque la proposta è ampia, altrimenti che «ghè de tot» sarebbe? Si va dal pesce di mare, alla selvaggina (lepre e capriolo in salmì), dalla porchetta al forno, alla paella alla valenciana, fino alla pizza, sia a pranzo che a cena. Il piatto preferito dai clienti in questi primi mesi di lavoro? Quasi scontato: le sardine! Anche se il salame, quello particolare di Montisola, tagliato a mano, gli ha fatto molta concorrenza.
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