Philippe Lèveillè torna in tv con «Il ristorante degli chef»
Il «nostro» Philippe Lèveillè, il pluristellato chef del Miramonti l'Altro di Concesio, sarà uno dei protagonisti de Il ristorante degli chef, il nuovo cooking show in onda su Rai2, da martedì 20 novembre in prime time.
Sei puntate in tutto in cui il bretone bresciano sarà giurato insieme ad altri due colleghi stellati: lo chef Andrea Berton, che con Carlo Cracco vanta esperienze da Gualtiero Marchesi e all’Enoteca Pinchiorri nonché l'esperienza a fianco di Ducasse in Francia e che ora ricopre il ruolo di chef owner del Ristorante Berton, e la giovanissima (nata a Roma nel 1995) Isabella Potì sous chef e pastry chef del ristorante Bros dei fratelli Pellegrino a Lecce, promessa della pasticceria (nel 2017 Forbes l'ha inserita negli 30 Under 30 categoria The Arts - Europa).
«L'idea mi è stata proposta da Barbara Boncompagni: devo dire che c’è stato subito feeling, condizione necessaria, per me, per poter lavorare bene. Senza considerare che la concezione del programma mi piace molto. Mostra la cucina per come è: un luogo dove c’è autorità, ma anche rispetto e armonia. Quel che ne esce non è una caricatura della cucina».
Una partecipazione che darà ancora più lustro al già rinomato ristorante di Concesio. «Faccio tv per farmi vedere, certo, chi non vuole sta a casa propria. Ho deciso per il sì anche per far parlare del mio ristorante, per farlo conoscere e per dimostrare che siamo sempre sul pezzo» dice con sincerità Philippe.
Il Ristorante degli Chef che è la versione italiana di Kitchen Owners - Duenos de la Cocina, prodotto e distribuito dall’argentina TelefeI, prevede una fase di selezione tra 60 cuochi amatoriali che verranno ridotti a dieci. Sanno loro a contendersi il premio finale: l'apertura di un locale. Durante le puntate si daranno battaglia a colpi di menù per soddisfare il palato dei clienti, famosi e non famosi, e convincere i giudici di tutte loro loro abilità. A differenza di altri talent ambientati tra i fornelli, Master Chef su tutti, i concorrenti dovranno dimostrarsi anche abili imprenditori.
«Sì, ci sono prove a tutto tondo e i concorrenti devono impegnarsi molto. Devo dire che, in generale, mi sono divertito, anche perchè la Rai ha messo in campo un'organizzazione davvero straordinaria e di grande professionalità».
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