Nicol Fumagalli è la seconda finalista di StraBar
In testa fino alla fine e dritta in finale. Martedì 20 febbraio a giocarsi trofeo e titolo della quinta edizione di StraBar contro Nadia Giacomelli ci sarà Nicol Fumagalli, che ieri sera ha battuto in semifinale Irene Giupponi. La 21enne bergamasca, è stata infatti ripescata (in virtù del suo punteggio più alto) dopo la defezione per problemi di salute di Mariacristina Scaglia e, nella sede di Trismoka a Paratico, ha «duellato» con la conterranea, senza tuttavia riuscire a strapparle il pass per la finale.
La gara
Nicol Fumagalli, 31 anni da Almé, è andata in vantaggio nella prima prova, la Strapressure, che ha avuto come protagonista il caffè shakerato. Quattro, per la precisione, da preparare in altrettanti minuti. «Ci sono tecniche ben precise - chiarisce Paolo Uberti, patron di Trismoka -: la differenza la farà la quantità di zucchero e di caffè espresso». In realtà la differenza l’ha fatta un errore di valutazione di Irene, che non prepara abbastanza caffè per concludere le quattro bevande.
Dal canto suo, Nicol finisce addirittura con un minuto d’anticipo. «Peccato - commenda Maddalena Damini, direttore artistico di Teletutto e Radio Bresciasette -, perché il gusto di Irene era migliore». La giuria, tuttavia, non può prescindere dalla quantità, e assegna 16 punti a Nicol, mentre l’avversaria si ferma a 12.
Il divario di quattro punti resta anche dopo la seconda prova, la Stramistery, che finisce in parità. Le due bariste si cimentano con la French Press, «un metodo per estrarre il caffè - specifica Uberti -. La difficoltà sta nel decidere il tempo di contatto tra la miscela e l’acqua calda». Irene non lo fa spesso, Nicol non l’ha mai fatto, ma racconta di essersi documentata guardando le puntate di StraBar degli anni scorsi.
«Ho captato poche differenze» commenta il campione di pallavolo Alberto Cisolla e Andrea Bartolozzi, direttore generale di Centrale del Latte specifica: «C’è una lieve diversità di temperatura e retrogusto, ma non tale da fare la differenza in termini di punti».
Verso la finale
Nicol conserva quindi il vantaggio alla vigilia dell’ultima prova, la Stratecnica. Entrambe hanno un litro di latte a disposizione per preparare il maggior numero di bevande scegliendo tra espresso macchiato (che vale 1 punto), cappuccino e marocchino (1 punto e mezzo), e latte macchiato (2 punti).
Non fanno strategie le due bariste, ma lavorano d’istinto: Irene prepara quattro bicchieri di latte macchiato, tre cappuccini e tre caffè macchiati, totalizzando 15 punti e mezzo, mentre Nicol si ferma a 13, con sei bicchieri di latte macchiato e un caffè macchiato. Il gap tra le due si riduce ma non abbastanza e Nicol vince l’accesso alla finale, che sarà trasmessa martedì 20 febbraio alle 20.30 su Teletutto.
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