Tre ricette bresciane natalizie spiegate da tre maestri: il video
La tradizione culinaria bresciana affonda le sue radici nell’antichità e quindi anche il periodo delle festività può attingere a pieni mani da un ricettario piuttosto corposo. Chiaramente alcuni piatti sono diventati parte integrante della tradizione ed altri addirittura hanno potuto assurgere alla categoria «iconici».
Il menù
Noi abbiamo scelto di andare a trovare tre eccellenze culinarie della tradizione bresciane per farci svelare tre ricette da regalare ai nostri lettori. A partire da Alessandro Lanzani, di Lanzani Bottega e Bistrot, che ci ha fatto vedere come si condisce la tartare secondo le indicazioni di suo papà Battista.
Passando poi per un pilastro assoluto come i casoncelli alla bresciana, in questo caso è stato il Nuovo Nando a svelarci ogni singolo dettaglio di una preparazione solo apparentemente semplice.
Infine, Marco Porteri, chef dell’omonimo ristorante collegato alla storica gastronomia, ci ha regalato un piatto prettamente bresciano che ha una storia legata proprio al periodo delle feste. Si tratta dei capunsei sensa ali, una versione vegetariana del cappone ripieno inventata nella nostra provincia un po' per necessità e un po' per virtù. La leggenda narra di un ripieno già pronto, di un cappone ucciso la notte prima di natale dalle faine e di un colpo di genio di una nostra conterranea che sostituì la carne con le verza. Nella versione più natalizia possibile, anche sfruttando il verde delle verza, chiaramente il condimento perfetto è rappresentato dalla salsa di pomodoro.
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