Nadia Giacomelli supera Irene Giupponi: StraBar ha aperto la quinta edizione
Si riaccendono i riflettori e le macchine del caffè alla Trismoka di Paratico. Ieri, martedì 9 gennaio alle 20.30, è andata in onda su Teletutto la prima puntata della nuova edizione di StraBar (che potete rivedere qui), il format televisivo condotto da Giorgio Zanetti e dedicato ai baristi specialisti in caffetteria. Anche quest’anno saranno otto professionisti si contenderanno il titolo di campione, e la prima semifinalista è Nadia Giacomelli, 55 anni di Palazzolo, che ha avuto la meglio sulla 21enne Irene Giupponi di Martinengo, Bergamo.
La sfida
A decretarne la vittoria i quattro giudici di StraBar: il padrone di casa Paolo Uberti, patron di Trismoka, Andrea Bartolozzi, direttore generale di Centrale del Latte di Brescia, Maddalena Damini, direttore artistico di Teletutto e Radio Bresciasette, e la new entry Alberto Cisolla, ex pallavolista e oggi imprenditore nel mondo della ristorazione.
La prima puntata della quinta stagione è stata tutta al femminile. La giovane Irene, già semifinalista lo scorso anno, non è purtroppo riuscita a fare il bis: l’esperienza di Nadia ha avuto la meglio, consentendole di totalizzare 58 punti, contro i 49 dell’avversaria. La bresciana è andata in vantaggio già nella prima prova, la Strapressure. In tre minuti di tempo le due bariste hanno dovuto realizzare il maggior numero di caffè espressi. Con un occhio sempre alla qualità, perché «un espresso perfetto - come ha ricordato Uberti - è poco più di mezza tazza, con almeno un paio di millimetri di crema color tonaca di frate, e nel migliore dei casi anche con delle striature». A parità di livello, per entrambe altissimo, Nadia vince la manche con 13 caffè, mentre Irene ne prepara solo 12.
La seconda prova è la Strafantasy: in quattro minuti le due concorrenti hanno preparato una bevanda al gusto di caffè. Quest’anno con la possibilità anche di scegliere tra diverse miscele. Irene propone il cocktail «Mujer» (donna in spagnolo), con liquore alla liquirizia, soda e la miscela Miss Moka. «Ho voluto raccontarmi - spiega la giovane, che presenta la bevanda in una cassettina da tè -. È un cocktail da bere dopo cena, leggermente alcolico». Nadia invece sceglie la miscela Panama, con sentori di malto d’orzo, cacao e ibisco. «Ho creato uno sciroppo con la cascara, la buccia del frutto del caffè, al quale ho aggiunto l’espresso e la soda». Grandi complimenti per entrambe da tutti i giurati, ma il cocktail di Nadia è sembrato più equilibrato ed è stato premiato con altri 19 punti, mentre Irene si è fermata a 17 punti.
Non ha cambiato le sorti della sfida la terza prova, la Stramistery. In tre minuti le due bariste hanno preparato due cappuccini, un marocchino e due espressi macchiati. Quelli di Nadia avevano la temperatura più corretta e le sono valsi la vittoria finale. La prossima puntata di StraBar andrà in onda martedì prossimo, 16 gennaio, alle 20.30 su Teletutto.
La formazione
La professionalità, l’entusiasmo e la voglia di conquistare il pubblico nel giusto mix saranno la carta vincente di questa quinta edizione di StraBar. Parola di Maddalena Damini, direttore artistico di Teletutto e Radio Bresciasette. «Lo abbiamo capito già dalla prima puntata - assicura Damini -. Questo format, ideato e prodotto da Teletutto, negli anni ci ha regalato tante soddisfazioni, e non solo per gli ottimi riscontri di ascolto, ma anche perché ci ha consentito di portare all’attenzione del pubblico bresciano e dell’intera Lombardia un tema che ci sta a cuore: l’importanza della formazione professionale dei giovani».
Sono stati tanti i concorrenti che hanno consolidato la loro carriera nell’ambito della caffetteria. «Già dalla prima sfida fra Irene e Nadia - prosegue -, abbiamo capito che anche quest’anno gli otto concorrenti, che si cimentano in prove di abilità, velocità, estro e pressione, saranno all’altezza delle aspettative di noi giudici». E a proposito di giudici, Damini ci tiene a dare il benvenuto in squadra ad Alberto Cisolla. «Già dalla prima puntata - assicura - abbiamo testato una grande sintonia con noi “veterani”. Non resta che goderci insieme questa nuova avventura di StraBar!».
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