Cucina

Melone giallo, frutto estivo che si gusta fino a Natale

Polpa bianca, nutriente ma con poche calorie è un'eccellenza siciliana che ha una straordinaria possibilità di conservazione
Un melone giallo tagliato
Un melone giallo tagliato
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Settembre regala le ultime settimane d'estate, ma tavola già ci si prepara a salutare la frutta e la verdura che ci hanno fatto stabilmente compagnia nelle giornate più assoltate. Volge infatti al termine il periodo più propizio per la raccolta di pomodori, peperoni, pesche, angurie e meloni. 

In verità però, almeno per i meloni val la pena di segnalare una godibilissima eccezione. Mentre infatti si stanno esaurendo le produzioni tipicamente agostane degli ottimi "mantovani", retati e non, entra nel vivo in Puglia e Sicilia la raccolta del melone giallo, quello cosiddetto "invernale", in particolare della varietà autoctona di Paceco, ma non solo, che continuerà anche in ottobre.

Si tratta d'un melone pregiato, dalla buccia gialla e la polpa bianchissima, di forma ovale e con un sapore più delicato del fratello "estivo". Sono queste le giornate giuste per metterne una buon numero nella dispensa di Stagioni in tavol@, anche perchè gli esemplari meno maturi che è facile trovare ora al mercato, sono pure quelli che meglio si mantengono nel tempo.

Il giallo di Paceco, e in genere i migliori meloni gialli italiani, hanno infatti la straordinaria peculiarità di poter essere conservati a lungo, anche fino a Natale. In Sicilia è questa una tradizione antica che si tramanda da generazioni e consiste nel mettere i meloni sulle cassette di legno al buio della cantina, lasciandoceli appunto fino in pieno inverno.

Più modernamente il melone giallo di Paceco si può conservare oggi sia in cantine fresche, sia in frigorifero, nell'area meno fredda (temperature mai sotto i 5 °C) lontano dalla verdura e con uno scambio d'aria garantito, ovvero non avvolto in plastica o altro. E sarà una vera sorpresa servirne una fetta succosa ai nostri ospiti tra Natale e Capodanno.

Il parere dell'esperto 

  I meloni gialli sono detti anche "invernali" certo non per il periodo della loro maturazione e raccolta, ma perchè tolti dal campo tra settembre e ottobre si conservano perfettamente fino a dicembre e gennaio. La produzione non è vastissima ed è concentrata tra Puglia e Sicilia, con un meritorio presidio Slow Food proprio per il melone giallo "Cartucciaru" coltivato a Paceco e in pochi altri Comuni della provincia di Trapani.

Arriva sul mercato in queste settimane, ma continuerete a trovarlo per i mesi a venire, grazie all'organizzazione della struttura di conservazione delle aziende specializzate e della rete commercaile, ma fate sempre attenzione a controllare la provenienza, poichè nei prossimi mesi potreste imbattervi anche in gialli importati da Israele e pure dal Centro e Sud America.Certo buoni, ma diversi dai siciliani.

Altra peculiarità di questi meloni gialli è la sostanziale assenza di profumi all'esterno  (a differenza delle altre varietà) mentre l'esplosione di aromi complessi arriva al naso con il primo taglio. Sapore delicato, buon grado zuccherino, alta percentuale di acqua, considerevole potere saziante pur con un ridotto apporto calorico. Ovvia la bontà per ogni dieta, ma rimarchevole è anche il contenuto in sali minerali, quali potassio, calcio e fosforo, nonchè in vitamine A e C.

Nel complesso un frutto nutriente che sostiene le nostre difese immunitarie, ha valenza antiossidante per rallentare l'invecchiamento delle cellule e grazie alla presenza d'una sostanza anticoagulante ha effetti preventivi contro alcune malattie cardiovascolari. Disseta e ha fibre in abbondanza per favorire la digestione.

La ricetta 

Pur riservato quasi esclusivamente al consumo a crudo, il melone giallo mostra la sua duttilità in cucina per diverse ricette, sia dolci che salate. Ottimo da solo, in macedonia e insalata, vogliamo però suggerire qui anche un primo piatto fresco e gustoso che gioca proprio sul contrasto tra dolce e salato, ovvero la pasta fredda con melone, prosciutto crudo e formaggio.

Cuocete al dente il formato di pasta che preferite (meglio però una corta) in acqua salata, scolate e raffreddate condendo con un filo d'olio extravergine. A parte tagliate il melone, togliete la buccia e i semi e realizzate dei dadini di polpa bianca. 

Contemporaneamente tagliate a listarelle alcune fette di prosciutto crudo maturo (oppure di speck) e spezzettate con le mani un formaggio fresco, ma non troppo molle, come una ricotta di qualche giorno, la Feta o un formaggio Grigio non stagionato dell'Alto Adige.

Unite il tutto e correggete con altro olio extravergine d'oliva, sale e pepe e, prima di servire, lasciate il tutto a insaporire e rinfrescarsi in frigorifero per almeno un quarto d'ora.    

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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