Cucina

MasterChef, il sogno di Samuele Uva: «Lavorare con Cannavacciuolo»

Marco Zanetti
A soli 19 anni ha vissuto un’avventura costellata di alti e bassi, ma comunque nella top 10
Samuele, si toglie il grembiule: è eliminato da Masterchef
Samuele, si toglie il grembiule: è eliminato da Masterchef
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A soli 19 anni si è ritagliato un piccolo posto nell’Olimpo di Masterchef: Samuele Uva, secondo e ultimo bresciano eliminato dal cooking-show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, ha vissuto un’avventura costellata di alti (la «Golden pin» appuntata al grembiule) e bassi, ma comunque nella «top 10». In attesa d’incontrarlo sabato 8 febbraio alle 17 nel negozio Sky di Brescia, in via X Giornate 83, gli abbiamo chiesto di raccontarci alcuni retroscena.

Samuele, ci racconti qualcosa di questa esperienza...

Mi ha dato tanto: pur essendo il più giovane della masterclass, mi sono sentito ben voluto dagli altri aspiranti cuochi amatoriali (compresa la conterranea Laura Tampellini di Gambara, con cui è rimasto in ottimi rapporti, ndr): ho rubato preziosi insegnamenti da loro e dai rinomati giudici.

In particolare, lo chef Bruno Barbieri ha speso belle parole nei suoi confronti al momento dell’eliminazione…

Vero, è stato confortante sentirlo incoraggiarmi di non mollare: ho avuto la riprova che questa è la mia strada.

Punta a lavorare nella tristellata Villa Crespi con chef Cannavacciuolo, dopo averci messo piede in una prova in esterna del programma?

Sarebbe un sogno, ma sono consapevole che prima serve la gavetta. Al momento ho diverse opportunità da valutare: vediamo cosa riserva il futuro.

Da dove nasce il suo amore per la cucina?

Tutti i componenti della mia famiglia sono bravi ai fornelli: da loro ho ereditato la passione, cresciuta molto durante la pandemia. Così ho pensato a Masterchef e, dopo un anno d’attesa (nel 2023 era alle prese con la maturità da conseguire all’istituto alberghiero, ndr), non credevo di passare i casting. Adesso invece torno a casa con un bagaglio arricchito sia sul piano personale che di nozioni in campo culinario.

E Desenzano come ha risposto alla partecipazione in tv?

Al supermercato o girando in centro, qualcuno mi ferma e mi chiede una foto: è tanto gratificante quanto inaspettato per un ragazzo cresciuto al quartiere Grezze. Ancora non me ne rendo conto, ma ho vissuto qualcosa di unico, che mi porta a diventare adulto. Mi auguro sia un mattoncino di una lunga carriera.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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