Irene approda alla finale di Strabar: sfida al femminile per il titolo 2022

Sarà una finale tutta al femminile quella della settimana prossima. Per la prima volta in quattro edizioni StraBar avrà una campionessa donna. Se poi sarà Flora Villani, la 29enne di Rovato che si è aggiudicata la semifinale la settimana scorsa, o Irene Giupponi, 20 anni di Alzano Lombardo (Bg), che ieri sera ha battuto il 18enne bresciano Emanuele Magno, lo scopriremo presto. L’appuntamento con l’ultima puntata del nostro format è martedì 20 dicembre alle 20.30 su Teletutto.

La gara

Irene è sempre stata in testa, durante tutta la sfida. Era quella tra i concorrenti più giovani del nostro format, come ha sottolineato il presentatore Giorgio Zanetti: due ragazzi molto preparati, combattivi e appassionati. I due anni di esperienza in più della barista bergamasca hanno però fatto la differenza, come ribadito da Maddalena Damini, direttore artistico di Teletutto e Radio Bresciasette, ma Emanuele ne è comunque uscito a testa alta.

Alla prima prova, la Strapressure, i due ragazzi hanno dovuto preparare quattro caffè shakerati in altrettanti minuti. «Qui c’è la tecnica nell’uso dello shaker - spiega Luca Ramoni, presidente di giuria e direttore di Cefos -. La bevanda alla fine dovrà avere la schiuma in superficie e un buon equilibrio tra il caffè e lo zucchero liquido». Parte il tempo e i giovani dimostrano sin da subito grande competenza. «C’è un mondo culturale che sta cambiando nei confronti di chi lavora dietro il bancone - osserva Damini -. Si è capito che è una professione nobile, dove la preparazione fa la differenza».

Dello stesso avviso è anche Paolo Uberti, patron di Trismoka: «In un momento in cui in Italia mancano dai 150 ai 200mila occupati nel mondo dell’Horeca, vedere questa professionalità ci dà speranza per i prossimi anni». Irene termina la prova con qualche secondo di anticipo, mentre Emanuele purtroppo incontra qualche difficoltà nell’apertura dello shaker: il risultato è di 16 a 10 per la bergamasca, che si porta così in vantaggio.

La differenza

Un vantaggio che mantiene anche nella seconda prova, la Stramisteriosa. Sotto la scatola i concorrenti trovano una V60. «Un sistema di estrazione che arriva dal Nord Europa - chiarisce Uberti -. Per utilizzarlo nel modo corretto è fondamentale che il caffè sia ben macinato, che la temperatura dell’acqua sia corretta, così come il tempo di contatto col caffè». Irene conosce il metodo e lo usa spesso anche sul lavoro, mentre per Emanuele è la prima volta. «Uno dei due è più caldo - commenta Bartolozzi, direttore generale della Centrale del Latte -, e questo ha esaltato maggiormente il gusto del caffè». Emanuele perde solo di tre punti, 14 a 17, ma il divario con la rivale aumenta

Nella terza e ultima prova, la Stratecnica, il 18enne bresciano tenta il tutto per tutto. A disposizione dei due giovani ci sono caffè, un litro di latte e 4 minuti di tempo per preparare, a scelta, il maggior numero di caffè espresso macchiato (che vale 1 punto), cappuccino e marocchino (1 punto e mezzo) o latte macchiato (2 punti). La prova si conclude in parità, ma i 9 punti di divario restano, e Irene vola così in finale contro Flora.