Cucina

In Piazzale Arnaldo la movida a «km zero» dal bicchiere al piatto

Filari Dispari in viale Venezia punta sui prodotti locali
L’iniziativa in città.  La gardesana Serena Bonetti
L’iniziativa in città. La gardesana Serena Bonetti
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Un filo d’olio? Sì, ma Comincioli di Puegnago o Leali di Monteacuto (che è ancora più sconosciuto). Un calice di Lugana? Hai tre possibilità: Cobue, Olivini o Ottella, il Groppello va da Comincioli a Pasini San Giovanni a la Basia di Puegnago a Cascina Belmonte, ma potete anche concedervi un signor Capriano del Colle (quello di Lazzari) o un super Botticino (quello di Noventa). Franciacorta? Aziende piccole e scaltre: Santa Lucia di Erbusco, la Fioca di Cortefraca ed Alizabetta Abrami. E nel piatto? Due uova con una generosa grattata di tartufo nero della Valtenesi (ora non è più raro) e una fonduta di Bagoss. C’è anche un semifreddo ai (quasi introvabili) limoni del Garda. E per il miscelato? Cedrata Tassoni di Salò naturalmente. Persino il grappino è di Gussago (Gozio e Peroni).

Il km (quasi) zero ha fatto irruzione nella movida di Piazzale Arnaldo. Ha inaugurato Filari Dispari in viale Venezia (quasi Piazza Arnaldo), un nuovo locale che vuole essere tutto diverso dagli altri (Dispari appunto) e costruito per una domanda che a Milano è chiarissima e a Brescia sta arrivando.

Giovane gardesana. Ma, dice Serena Bonetti che ha lasciato un ruolo di manager Campari per la nuova avventura, le nuove tendenze si devono anticipare se si vuole essere vincenti. Così la giovane gardesana (ma naturalizzata milanese) dice che da lei si fa una «esperienza polisensoriale».

La cosa più semplice che puoi fare è ordinare un aperitivo con un piattino sfizioso, ma mentre sorseggi ti leggi anche una stringata sintesi dei sogni di chi quel vino ha vendemmiato. Se vuoi puoi anche cenare in modo ovviamente del tutto destrutturato. Se nel vino percepisci un profumo che non riesci a classificare (c’è anche lo zafferano in alcuni vin bresciani), hai una serie di vasetti con i profumi di confronto. Ma non finisce così.

Si può comprare il vino? Certamente, ma siccome il vetro pesa e in viale Venezia il parcheggio non è vicino, il vino si può ordinare nel sito e vi arriva a casa. Per la maggior parte delle aziende lo sbarco in Filari Dispari è anche il debutto nell’ecommerce. Il futuro dirà se la formula funziona. Intanto però la società sta già pensando all’apertura a Milano per arrivare a Verona nel 2019. Naturalmente vini e cibi di quei territori.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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