Cucina

Il panspiedo di Toscolano nel Gotha delle prelibatezze tradizionali

Certificazione De.Co. per il gustoso panino ideato dallo chef Pasquale Tavella
Il panspiedo di Toscolano -  Foto © www.giornaledibrescia.it
Il panspiedo di Toscolano - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il panspiedo diventa un prodotto De.Co. La Denominazione Comunale sancisce lo status di prodotto tipico e tradizionale per il goloso panino ideato qualche tempo fa dallo chef Pasquale Tavella, che ha pensato di mettere il piatto principe della tradizione gastronomica bresciana tra due fette di pane, trasformandolo in street food.

I puristi dello spiedo non ne abbiamo a male. Il panspiedo è ormai entrato negli usi e nei costumi dei cittadini di Toscolano Maderno (e non solo), che lo gustano acquistandolo al food truck di Tavella, che ha trasformato il piatto «slow» per eccellenza, vista la lunga e lenta cottura che richiede, in un alimento «fast», da consumare velocemente, magari durante la pausa pranzo.

Il riconoscimento della certificazione De.Co. per il panspiedo è stata deliberata martedì dalla Giunta comunale, guidata dal sindaco Chiara Chimini, che dunque considera questa preparazione, come dice il regolamento della De.Co., «una risorsa di valore identitario, culturale, storico, economico, turistico nonché uno strumento di promozione dell’immagine del Comune di Toscolano Maderno».

Come viene preparato lo spiega il suo stesso ideatore nel disciplinare di produzione che ha accompagnato la richiesta di iscrizione al registro delle De.Co. «Il mio panspiedo - questa la premessa - nasce con l’idea di mangiare in modo più informale, giovane e rapido una specialità locale, mantenendo la qualità prevista dalla ricetta tradizionale».

La preparazione dello spiedo con cui viene farcito il panino è quella solita e non si discosta dalla tradizione per quanto riguarda gli ingredienti (coppa di maiale arrotolata, costine, pollo e patate) e i metodi di cottura (4 ore nel tamburo a carbone, salato e irrorato costantemente con abbondante burro). Poi, ultimata la cottura, la carne viene disossata e utilizzata, con patate e polenta abbrustolita, per imbottire il panino, ovviamente condito con l’immancabile intingolo fatto col burro usato durante la cottura della carne.

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