Il Lorenzaccio festeggia 50 anni di attività
Ci sono luoghi a Brescia che non hanno bisogno di una collocazione geografica. Il Lorenzaccio pare esserci da sempre. O forse, c’è da sempre. Cinquant’anni sono sempre? Di sicuro, sono una grande avventura e sono tutta una vita.
Mauro Puccini, toscano di sangue e di temperamento, sebbene «scodellato dalla mamma qui a Brescia», ha speso la sua vita a cucinare, e non solo bistecche, perché è così che si chiamano in Toscana. Puccini non è nato «imparato» nell’arte culinaria, anche se i suoi genitori gli hanno trasmesso la cultura del buon mangiare, ma ha voluto inseguire il rischio di far diventare una professione questa sua grande passione. E quando la respiri ancora dopo così tanti anni, allora è passione vera, merce rara e preziosa in un mondo in cui oramai pare ci sia spazio solo per l’efficienza. Non bastano il cibo buono, la carne sapientemente cercata, lavorata e cucinata, e il vino che la esalti; serve anche l’ambiente che accompagni l’esperienza della cena conviviale, che per la cultura italiana è irrinunciabile.
«La più grande soddisfazione è sempre stata non tanto vedere entrare le persone, quanto vederle ritornare a trascorrere le loro serate con noi» sostiene Puccini che non parla molto di sé, perché sente che protagonista è la sua creatura, il Lorenzaccio.
Nella sua avventura ci sono anche - e come potrebbe essere altrimenti- due grandi protagoniste femminili: la moglie Alba, signora della sala, e la figlia Micol che da sempre condivide la passione per la ristorazione di qualità Una conduzione familiare di un’impresa che oggi porta, armonizzate, le doti di ciascuno.
«A me piace sperimentare in cucina, rivisitare la tradizione, inventare; Alba è la donna dell’accoglienza, della discrezione, il tocco di grazia che un toscanaccio non possiede. Micol è il gusto della bellezza; li vedi i dipinti alle pareti? Sono opere sue» prosegue Puccini. Una famiglia, un luogo, una passione, una vita.
«Ci siamo sposati l’8 ottobre del 1973, il locale era aperto da soli tre mesi, altri tempi... Da allora siamo sempre stati qui, si può dire notte e giorno, lavorando fianco a fianco, vivendo il nostro rapporto in mezzo ai nostri clienti e amici» e gli occhi di Alba raccontano quanto bello, ricco di imprevisti e qualche difficoltà ma pieno di soddisfazione sia stata quest’avventura lunga mezzo secolo.
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