Cucina

Il gin a «25 carati» è made in Brescia

Lo hanno creato e presentato tre ragazzi bresciani, partiti quasi per gioco.
Il gin 25k presentato al locale Alma
Il gin 25k presentato al locale Alma
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Sono partiti quasi per scherzo, uniti da un'amicizia che dura da tempo. Si chiamano Simone Arici, Andrea Tortelli e Cristina Bertoni e dalla loro passione per le "cose buone" è nato un Gin assolutamente Made in Brescia che si chiama 25k.

Lo hanno presentato lo scorso mercoledì al locale Alma in città, facendo il pieno di complimenti perché coloro che hanno assaggiato il liquore ne sono rimasti entusuasti.

«Non usiamo estratti o prodotti chimici - raccontano i tre bresciani - ma tutti aromi naturali, comprese le bucce di limone che vengono pulite e tagliate a mano. Tutto il procedimento è eseguito artigianalmente e manualmente; ogni bottiglia è diversa in forma,aspetto ed etichettatura dall'altra proprio perchè svolgiamo il lavoro manualmente. Le etichette infatti sono messe a mano così come l'oro, i tappi, le etichette sulla scatola. Anche le bottiglie da 0,5 sono inserite a mano dopo essere state pulite da eventuali ditate».

Due i prodotti, quello da 0,7 e quello da 0,5. «La bottiglia da 0,7 è composta da 10 botaniche infuse. Partiamo dalla base di distillato di ginepro e mettiamo in infusione le varie botaniche per 1 mese circa. Il procedimento avviene tramite alambicco discontinuo (artigianale, quello continuo tendenzialmente è industriale perché su grosse moli di lavoro sono grossi quasi quanto un edificio); i profumi e i sapori che principalmente si sentono sono liquerizia, anice stellato e scorze di limone».

«La bottiglia da 0,5 - proseguono i ragazzi, che hanno iniziato la loro avventura circa tre anni fa - è il barricato che otteniamo dopo 6 mesi circa di barrique con legno di rovere francese: la botte ha una tostatura media».
La storia che ha portato alla nascita del 25K è tutta da leggere. «Siamo andati a casa della nonna di un nostro amico, Marcello, in un paesino vicino a Tropea. Parlando del più e del meno paragonò la sua terra  e le sue piante di liquerizia all'oro più prezioso. La sua liquerizia era infatti fantastica e ce ne siamo innamorati, portandone un po' con noi. Ispirati dalla frase della nonna di Marcello abbiamo deciso di chiamare il gin 25k, aggiungendo oro a 24k alimentare (è purissimo rispetto al non alimentare) al nostro gin che sta a rappresentare il 25esimo carato. Sempre rifacendoci alla frase della nonna di Marcello e al sempre più evidente problema di inquinamento e quindi di riscaldamento globale che affligge noi, il nostro pianeta e le generazioni successive, abbiamo deciso  di donare parte del ricavato in beneficenza, in attività green, per salvaguardare l'ambiente e la sua biodiversità (animali e piante)».

E perché due bottiglie e non una? « La scelta di avere due prodotti è data dal fatto che abbiamo avuto molto tempo per provare e volevamo un gusto più ricco e rotondo, non solo da assaporare miscelato, ma da poter bere piacevolmente anche in the rock (o liscio)».

 

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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