Cucina

Il casoncello di Pontoglio a maggio sarà prodotto De.co.

Primo compito dell’Accademia sarà stabilire lo standard di pasta e ripieno
La presentazione. Un momento dell’incontro in sala consiliare
La presentazione. Un momento dell’incontro in sala consiliare
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Si è scritta una pagina storica a Pontoglio. In sala consiliare è stato presentato il progetto dell’Accademia Italia del Casoncello, costituita in paese già a novembre ed entrata pienamente in attività solo in queste settimane, grazie anche alla concomitanza con la chiusura della decima edizione della sagra dedicata al piatto tipico. Si tratta di una realtà che intende trasmettere l’antichissima tradizione enogastronomica e valorizzare così questo piatto a livello nazionale.

Alla presentazione di ieri sono intervenuti il sindaco Alessandro Seghezzi, il suo vice Alessandro Pozzi ed il primo presidente dell’Accademia, Davide Orlandi. Altre componenti sono state però altrettanto coinvolte: le scuole con la dirigente Nadia Plebani, la Parrocchia con don Angelo Mosca, Coldiretti con il vicedirettore provinciale Mauro Belloli, Confartigianato con il presidente lombardo Eugenio Massetti e la Regione Lombardia con l’assessore Fabio Rolfi e la consigliera Claudia Carzeri.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’Amministrazione comunale che già nel mandato precedente aveva dato avvio ad un intenso lavoro nell’ottica della valorizzazione delle tradizioni pontogliesi e del turismo, e dall’associazione commercianti, il cui leader Roberto Manenti è il nuovo vicepresidente dell’Accademia, mentre segretaria e tesoriere è Maria Parietti. Infine, Andrea Forlani, Davide Pozzi e Paolo Bianchetti concludono il nuovo organigramma associativo. Ma le novità per il casoncello pontogliese non sono finite qui. Già, perché è stato lo stesso Orlandi a comunicare che finalmente, dopo un percorso lungo anni, a maggio il piatto della tradizione verrà certificato De.Co.(Denominazione Comunale d’origine). La neonata Accademia avrà come primo compito quello di standardizzare il prodotto, tanto nella pasta quanto soprattutto nel ripieno. L’occasione sarà un momento aggregativo dove verrà scelto il casoncello «perfetto», col sostegno degli chef Paolo Benigni e Fausto Peci e del norcino Francesco Brescianini.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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