Cucina

Il capolavoro vegano di Carlotta Filippini del Dolce Angolo è da podio

La pasticciera del locale di Rezzato ha vinto il primo premio del contest Vegâteau dedicato ai professionisti di settore di Brescia e Bergamo
Carlotta Filippini con il suo dolce «Infanzia» - Foto © www.giornaledibrescia.it
Carlotta Filippini con il suo dolce «Infanzia» - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Si chiama «Infanzia» il dolce totalmente vegano con il quale Carlotta Filippini della pasticceria Dolce Angolo, di Rezzato, ha vinto il primo premio di Vegâteau. La gara è il primo contest ufficiale dedicato ai professionisti del settore di Brescia e Bergamo, che si sono sfidati nella preparazione di un dolce 100% plant based (vegetale).

Ad organizzare la sfida p stata l’associazione ambientalista Lav (Lega Anti Vivisezione), fondata nel 1977, i consorzi di categoria delle due province, con il patrocinio dei due capoluoghi, in occasione di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023, che ora hanno anche il loro dolce vegano.

È Carlotta Filippini, figlia d’arte (il papà Alessandro, maestro pasticciere, è pietra miliare del Dolce Angolo), a raccontare come lo ha realizzato. «Ho utilizzato, come da regolamento, tutti ingredienti vegetali, ad iniziare dalla crema di riso biologica, ma anche proteine di piselli e di riso, latte di mandorla e olio di cocco, insomma nulla di origine animale. Ho poi realizzato un dolce a trancio strutturato, con base sablé al caffè, e un componente cremoso al cioccolato fondente, usato anche per il biscuit. Ho integrato la mia ricetta con un gelée al limone e una musse alla vaniglia, mentre la finitura l’ho realizzata con una crema al caffè».

Ne è uscito un piccolo capolavoro, gustosissimo anche per chi ha dubbi sul cibo vegano: «Infanzia» non ha nulla da invidiare ai dolci realizzati con ingredienti tradizionali. In questo ha giocato un ruolo importante la bravura di Carlotta, cresciuta professionalmente accanto al papà, per il quale ha un’ammirazione sconfinata, come pure per il suo maestro Emanuele Valsecchi di ArteSapori di Lecco, dove la giovane ha fatto lo stage, dopo la scuola di alta formazione e pasticceria di Cast Alimenti.

Per il nome Carlotta si è ispirata ai nonni, ognuno dei quali ha saputo donarle ricordi indelebili legati alla sua infanzia e agli ingredienti con i quali ha composto il suo dolce da podio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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