Friarelli, friggitelli e puparuncelli: nomi diversi per una bontà

Regione che vai, nome che trovi. Vale per molte verdure e altrettanti frutti, ma forse nessun altro vegetale è fonte di possibili fraintendimenti linguistici come il peperoncino verde dolce che cresce rigoglioso per tutt'estate nelle regioni meridionali d'Italia e da molti anni ormai anche negli orti di casa nostra.
Friggitelli, friggiarielli, friarelli e puparorilli sono solo alcuni dei nomi che potrà capitarvi di sentire per indicare il medesimo frutto della varietà dolce e non piccante del Capsicum annuum, ovvero d'uno dei più graditi peperoncini mediterranei protagonista di questo nostro appuntamento con Stagioni in tavol@.
In verità il nome più comune e ubiquo è forse friggitello, che riprende il più tipico sistema di cottura per quest'ortaggio, sistema che consiste nel farlo saltare per pochi minuti nell'olio. Ma anche fiarello è molto diffuso, soprattutto in Campania, dove in particolare a Napoli può bastare una «i» a mettervi fuoristrada.
Mentre infatti i fiarelli sono i nostri peperoncini dolci e verdi, i friarielli con quella sola «i» in più, designano invece le tenere infiorescenze delle cime di rapa che tra qualche settimana cominceremo a vedere sul banco del verduraio. In tutta la Campania poi si preferiscono utilizzare i termini dialettali puparuoli, puparurilli e puparuncielli, ovvero peperoni e peperoncini, aggiungendo però subito la precisazione 'e ciummo, cioè del fiume, riferendosi al fatto che crescono perferibilmente negli orti meglio irrigati.
IL PARERE DELL'ESPERTO. Superato l'impasse linguistico, nulla deve frenare l'acquisto e il consumo di questo particolarissimo peperoncino che ci caratterizza pienamente per la dolcezza e non per il piccante. Non è però solo il gusto ad essere gratificato, pechè sono molti i benefici garantiti da questa verdura al nostro organismo.
Ricco di principi nutritivi, il friggitello si fa infatti apprezzare per la gran quantità di amminoacidi di cui dispone, nonchè per la dote copiosa di vitamine e sali minerali che può garantire a chi lo consuma con continuità.
Potente antiossidante grazie alla vitamina C, il friggitello rallenta l'invecchiamento delle cellule, mentre il beta-carotene che contiene aiuta soprattutto la salute della vista, riducendo il rischio di alterazioni come la cataratta. La vitamina A è invece un ausilio fondamentale per il rafforzamento del sistena immunitario, così come le sue fibre sono utilissime all'attività digestiva e lo stimolo alla secrezione di succhi gastrici favorisce una più rapida ed efficace digestione.
LA RICETTA. Si è già detta e va ricordata la vocazione primaria per una rapida frittura di questo ortaggio già contenuta nella denominazione. Lavato e ben asciugato, ancora con il picciolo, il friggitello può essere infatti semplicemente gettato in padella con poco olio extravergine di oliva caldo e subito lo si vedrà gonfiarsi e abbrustolirsi: Basterà poi servirlo in un piatto da contorno, dal quale ciascuno si servirà, mangiando il peperoncino tenendolo per il moncone del picciolo rimanente. Senza complicarvi più di tanto la vita, potete però anche provare un'altra ricetta classica campana: i friarelli ripieni che trasformano un contorno in un piatto a tutto tondo. Innanzitutto lavateli e asciugateli, quindi incidete il peperoncino tutt'attorno al picciolo asportandolo e tendnolo da parte, nonché togliendo i semi grazie a quel pertugio.
Con delicatezza potrete poi riempire i friarelli con un mix di pantrito, formaggio grattugiato, prezzemolo tritato e un'aroma d'aglio, acciughe dissalate e anch'esse tritate, sale e pepe, bagnando il tutto con poco olio e acqua o brodo vegetale (c'è chi lega ancor di più il ripieno con l'uovo sbattutro, ma è un'accortezza in verità superflua).
Terminata questa delicata operazione, i peperoncini vanno possibilmente richiusi con il loro picciolo e allineati in una pirofila con sul fondo olio e poco vino bianco secco, irrorandoli infine con un altro filo d'olio, per poi cuocerli in forno per almeno una quindicina di minuti a 180 °C. Assolutamente da provare.
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