Cucina

Estate 2025: il gelato al cioccolato si fa sensoriale (e sostenibile)

La Redazione Web
Le nuove tendenze nei gusti e nei processi: più attenzione alla materia prima e all’esperienza di degustazione. E Brescia diventa protagonista
  • Nei laboratori di Artebianca
    Nei laboratori di Artebianca
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Il gelato artigianale guarda sempre più alla qualità e per la stagione estiva 2025 sembra pronta a confermare il trend: ingredienti selezionati, gusti ricercati, attenzione alla sostenibilità e alla salubrità. Proprio a Brescia, negli spazi del laboratorio ArteBianca, si è tenuto un incontro dedicato agli Artisti del Gelato: un’occasione per esplorare il mondo del cioccolato in tutte le sue sfumature, a partire da una materia prima d’eccezione, sempre più utilizzata dai professionisti del settore.

A condurre l’incontro, l’azienda Agrimontana, da anni impegnata nella valorizzazione delle origini e della qualità del cacao. Le coperture Agricacao, scelte da molte gelaterie bresciane, sono il cuore aromatico di quattro nuove proposte pensate per l’estate: gusti che uniscono innovazione e tradizione, e che testimoniano la direzione intrapresa da un comparto in costante evoluzione.

Oro, caramello e cioccolato bianco

Si chiama Blond ed è uno dei gusti protagonisti della stagione: color oro, con note di caramello e base di cioccolato bianco caramellato, incontra i palati alla ricerca di sapori delicati, ma intensi. C’è poi Sur del Lago e Akan che portano in vaschetta il lato più fruttato e profondo del cacao. Non manca la proposta per chi ha intolleranze alimentari: Almondcoa, un cioccolato vegan in doppia versione – bianca e classica – ideale per i gelati senza lattosio.

«All’assaggio si sente la differenza – racconta Antonio Mezzalira, artista del gelato –. Quello che colpisce è la rotondità del gusto, i sentori che richiamano le piantagioni d’origine. Anche nel gelato il cacao di qualità mantiene la sua identità». A dare valore al prodotto, infatti, è l’intera filiera: le fave di cacao arrivano da Ecuador, Camerun, Venezuela, Perù e Ghana, lavorate nel rispetto delle varietà botaniche e dei processi tradizionali. Un impegno che coinvolge ogni passaggio, dalla fermentazione all’essicazione, fino alla selezione finale.

Sguardo al futuro

L’azienda Agrimontana, attiva in 25 Paesi e con un fatturato che sfiora i 50 milioni di euro, guarda avanti con eventi itineranti e incontri formativi. Il prossimo sarà a maggio a Siena, per un confronto tra professionisti italiani. «C’è ancora tanto da raccontare sulla cultura del cioccolato – spiega Igor Maiellano, direttore commerciale –. Promuovere la conoscenza significa anche educare il gusto e valorizzare chi lavora con passione». Il gelato del futuro? Più buono, più consapevole. E anche un po’ bresciano.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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