Ecco gli otto finalisti di Strabar: le sfide da martedì 8 novembre
La giuria si è… espressa, e StraBar ha i suoi otto finalisti. La prima puntata della quarta edizione del format di Teletutto, realizzato in collaborazione con Cefos, Trismoka e Centrale del Latte di Brescia, è andata in onda martedì 1 novembre, svelando i nomi degli otto partecipanti che si contenderanno il titolo di campione dei baristi specialisti in caffetteria. A convincere i giudici, riuniti nella sede della Centrale del Latte per i casting, sono stati Filippo Comella, Olga Siribelli, Tania Maifredi, Flora Villani, Emanuele Magro, Micheal Parmigiani, Marsida Breti e Irene Giupponi. Due espressi e due cappuccini. Questa la prova richiesta a coloro che si sono presentati alle selezioni.
In gara
«Sono contento di ospitare ancora i casting qui in Centrale del Latte» esordisce il direttore generale Andrea Bartolozzi. E Paolo Uberti patron di Trismoka aggiunge: «Quest’anno ci sono tanti giovani, che arrivano non solo da Brescia ma da tutta la Lombardia. È una bella novità». Questa edizione di StraBar, infatti, è la prima da quando la nostra emittente copre tutta la regione, e oltre, come ha ricordato Maddalena Damini, direttore artistico di Teletutto e Radio Bresciasette. E all’ampliarsi del bacino di utenza corrispondono più possibilità di selezionare i migliori baristi. «Ho già adocchiato dei curricula interessanti» assicura il presidente di giuria Luca Ramoni, formatore di Cefos.
Le voci
Uno dopo l’altro, guidati dal comico bresciano Giorgio Zanetti, gli aspiranti StraBar si sono sottoposti alla prova di caffetteria, raccontando qualcosa di sé, della loro scelta di partecipare al nostro format. «Ho visto la pubblicità sul Giornale di Brescia e la mia collega mi ha convinto a iscrivermi» racconta Micheal Parmigiani, che vive a Borgo San Giacomo e gestisce un bar ristorante a Verolanuova.
Per Marsida Breti, invece, questo casting ha il sapore della rivincita: «Avevo già partecipato all’edizione del 2018 - racconta la barista bresciana, che ha un piccolo locale in zona stazione -, oggi sono più matura e agguerrita, e spero che l’emozione non mi giochi ancora brutti scherzi». Alla loro seconda partecipazione a StraBar sono pure Olga Siribelli, che lavora come barista e bartender a Paratico, e Flora Villani, titolare di due bar a Rovato. La passione per questa professione contraddistingue la scelta di Filippo Comella, 34 anni, che è originario di Termini Imerese e che un anno fa ha lasciato il suo lavoro come cancelliere in procura per venire in Lombardia a fare il barista.
Alberghiero nel presente di Emanuele Magro, 18 anni, che ha deciso di partecipare a StraBar per mettersi in gioco e conoscere più a fondo il mondo della caffetteria, «un mondo che offre tante opportunità». Ne sanno qualcosa le bergamasche Tania Maifredi, che ha iniziato a lavorare come cameriera sette anni fa sul lago di Garda e poi si è approcciata alla caffetteria, e Irene Giupponi, che non ha avuto dubbi sulla scelta del suo futuro nel mondo della ristorazione.
La sfida tra gli otto finalisti è dunque aperta: la si potrà seguire dall’otto novembre, ogni martedì sera in prima serata, sul canale 16 di Teletutto: prima le sfide eliminatorie, poi le semifinali e la finale che porterà, prima di Natale, a conoscere il nome del nuovo StraBar.
Una vetrina spensierata
«Sarà una sfida di alto livello». Parola di Andrea Bartolozzi, direttore generale di Centrale del Latte di Brescia, anche quest’anno padrone di casa nella giornata dei casting e membro della giuria. «Il casting è sempre un momento difficile - premette Bartolozzi - perché valutare una persona in pochi minuti comporta sempre la possibilità di sbagliare ma sono molto fiducioso che nel corso delle puntate coloro che sono stati scelti potranno dimostrare tutto il loro valore, perché ci hanno fatto davvero una bella impressione».
«Sono baristi molto giovani - aggiunge il direttore - che hanno dimostrato entusiasmo e anche parecchia competenza e perizia». Qualità non scontate, soprattutto se si pensa all’attuale difficoltà nel trovare personale nel mondo della ristorazione. «StraBar è una vetrina leggera per una professione che richiede impegno e preparazione - commenta Bartolozzi -. Oggi il bagaglio di nozioni e di capacità personali sta diventando un fattore essenziale per il successo in questa professione, sempre più richiesta. È un mestiere che può essere molto stimolante, perché si basa tanto anche sulla creatività e spero che il nostro format possa portare qualcuno da casa a valutare questa carriera».
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