«Dolce e salato di Miky», il food blog di Montichiari nato 13 anni fa con Giallo Zafferano

Essere food blogger di mestiere significa avere passione per la cucina, ma anche organizzazione, conoscenza dei meccanismi del web affinché il contenuto sia visibile, competenze fotografiche e di scrittura, tanto tempo e una famiglia che, prima di gustare una succulenta pietanza, si accerti che prima sia stata fotografata. È questa la vita di Michela Carta, residente nella frazione Sant’Antonio, e da anni food blogger di professione con Giallo Zafferano.
La carriera digitale di Michela e il suo sito «Dolce e salato di Miky» iniziano per hobby: amante della cucina, cresce in una famiglia che, come si suol dire, «faceva tutto in casa», a partire dal pane. Di origini sarde, a 19 anni assieme al marito Mauro con cui ora ha due figli si trasferisce a Montichiari. «L’inizio è stato casuale: ho aperto una pagina per hobby - ha spiegato Carta -. Poi, un giorno, mi sono iscritta a un gruppo di Giallo Zafferano, non sapendo che era il gruppo tecnico per blogger. Io un blog vero non lo avevo, ma supportata da Giallo Zafferano l’ho aperto. "Dolce e salato di Miky” nasce nel 2012. Oggi gestisco il mio sito e i miei social, faccio parte di Giallo Zafferano e collaboro anche con altri siti di cucina; inoltre ho collaborato con aziende alimentari svolgendo per loro servizi fotografici, essendomi, negli anni, formata anche nella fotografia dei piatti».
La passione è quindi diventata un lavoro. «Ci sono voluti tempo, costanza e metodo - ha raccontato Michela, che ha poi illustrato le sue giornate -. Alterno giorni in cui mi dedico alla cucina ad altri in cui mi occupo di ciò che richiede la pubblicazione di un contenuto web: selezionare ed editare le foto di tutti i passaggi delle ricette, scrivere testo e istruzioni e programmare i post, dato che pubblico almeno una ricetta al giorno. Specialmente se intendo proporre ricette regionali o di altre culture, faccio anche delle ricerche».
Ci vuole metodo: «Ad esempio, nella stessa giornata di solito cucino più ricette simili o con ingredienti comuni (come più varianti di crostate o la stessa carne ma in più versioni), poi le tengo nelle bozze e le pubblico gradualmente. Alle ricette di un periodo specifico dedico molto tempo: inizio a lavorare al Natale i già da settembre perché la pubblicazione inizia a novembre. Una delle difficoltà del mestiere, in generale, è la stagionalità dei prodotti. Pertanto, appena arrivano le primizie, mi butto sulle ricette del periodo che devono uscire presto». Prossima sfida? «Approcciarmi di più ai video e ho il sogno nel cassetto di scrivere un libro di cucina tutto mio».
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