Cucina

Ambra Marca porta i sapori della Valsabbia nella Nazionale cuochi

La chef è entrata nella Nic, dove si occupa di formazione: «Voglio imparare dai colleghi»
Ambra Marca è la titolare di InScena e organizza eventi - Foto © www.giornaledibrescia.it
Ambra Marca è la titolare di InScena e organizza eventi - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Poche le donne, ma molto brave. Sono gli chef in gonnella che fanno parte della Nic (Nazionale italiana cuochi). Fra queste, unica a rappresentare l’intera provincia di Brescia, c’è Ambra Marca, imprenditrice della ristorazione di Bagolino. La «Nic» è il fiore all’occhiello della Federazione italiana cuochi e la rappresenta in tre comparti: in occasione di gare e campionati di livello internazionale, durante eventi esclusivi e nella formazione destinata al settore dell’alta cucina. Insegnante.

Ambra è stata scelta perché si occupi della formazione, nel ruolo di docente nei corsi proposti dalla Federazione. Non solo perché ha dimostrato di saperci fare, nonostante la giovane età, ma anche per la sua disponibilità all’autoaggiornamento e nella divulgazione delle peculiarità gastronomiche che fanno grande la cucina italiana. «Mi piace ad ogni modo anche partecipare alle gare», afferma la chef bagossa, senza nascondere la sua ambizione. E ci spiega la genesi di questa prestigiosa «chiamata»: «Ho ricevuto la comunicazione ufficiale del mio ingresso nella Nic alla fine dello dicembre scorso».

«Avevo questa grande aspirazione da tempo e sicuramente l’opportunità è arrivata grazie alla medaglia d’oro conquistata ai Campionati di Cucina Italiana tenutisi a Rimini a febbraio dell’anno scorso. Credo abbiano contribuito anche le medaglie d’oro conquistate a Riva del Garda nel 2018 e nel 2019. Poi, mi dicono, la carriera professionale da libero professionista nell’ambito della banchettistica e le recenti esperienze come docente di cucina presso scuole alberghiere». Ambra è titolare di InScena, realtà ormai nota ben oltre la valle Sabbia nell’organizzazione di eventi e «banqueting».

Lei lavora principalmente come «personal chef» e organizza servizi di catering per aziende e privati. «Mi rendo conto - osserva - che essere un membro della Nic comporti rigore etico nella professione e nei riguardi della squadra di cui faccio parte, vedrò di dimostrare di essermi meritata il ruolo e non vedo l’ora di imparare dai colleghi, chef eccezionali e d’esperienza grazie ai quali non posso far altro che apprendere e crescere in professionalità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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