Cucina

Amaro Zerotrenta, due lustri da raccontare a fumetti

Una confezione speciale e un richiamo alla Capitale per la bevanda a trenta gradi creata a Castegnato
L’amaro «Zerotrenta» rappresenta Brescia da 10 anni - © www.giornaledibrescia.it
L’amaro «Zerotrenta» rappresenta Brescia da 10 anni - © www.giornaledibrescia.it
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Dieci anni di Amaro Zerotrenta da celebrare con una confezione speciale, un filo diretto che collaga Brescia e Bergamo (Capitale italiana della cultura nel 2023) e un piccolo albo a fumetti di Alessandro Vairo con didascalie in italiano e dialetto che raccontano questi due lustri dell’amaro simbolo della «brescianità».

«Zerotrenta» compie dieci anni e Andrea Corezzola e Alessandro Ortogni, i patron del prodotto, hanno scelto di festeggiare così la loro storia: «Abbiamo creato una confezione a tubo in collaborazione con un’azienda di Bergamo, anche per seguire il fil rouge che legherà le nostre due città come Capitale della cultura 2023 - spiega Corezzola -. Poi la collaborazione con il visual designer bresciano Vairo ha fatto nascere un racconto della storia di Zerotrenta per immagini realizzate in dieci capitoli. Le didascalie in italiano e dialetto di Domenico Gabrieli completano la confezione che racconta la nostra storia»

La storia

Quella targata «Zerotrenta» è una storia nata a Castegnato (dove Ortogni fa l’erborista) tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013, e figlia (soprattutto) di un’amicizia legata, anche, alla passione per il calcio. «Tutto nasce durante una serata tra amici - conferma Corezzola, classe’75 residente a Gussago, mentre il coetaneo Ortogni vive a Monticelli -. Discutendo della tesi di laurea di Alessandro in Scienze erboristiche basata sulle proprietà benefiche dei preparati alcolici naturali abbiamo pensato di fare qualcosa di concreto».

Ed è così che nasce questo amaro dal sapore fresco e dalle note intense dovute alla naturalezza degli ingredienti (tra i quali liquirizia, genziana, rosmarino, camomilla, melissa e anice stellato, tutti noti per le loro proprietà benefiche) e alla tecnica di preparazione a freddo, secondo antiche ricette erboristiche.

Il nome poi è 100% bresciano: «Zerotrenta» come la sua gradazione alcolica (30 gradi), e soprattutto Zerotrenta come il prefisso telefonico della provincia. In breve tempo tanti locali importanti che fanno della qualità il loro punto di forza lo adottano come amaro e il percorso prosegue con due nuovi amari: l’«Amarissimo» (che, come ben spiega il nome scelto, propone note più amare date da quassia, cascarilla e rabarbaro) e l’«Amaro vecio» (invecchiato in botti di rovere e arricchito con grappa d’amarone).

Poi arriverà uno spaccio nel centro di Brescia (in via Cavallotti 34) e il «Gin Tony», chiamato così in onore dell’amico Antonio «Tony» Vescio, grande appassionato di gin. Per avere info visitare il sito www.amarozerotrenta.it, la pagina Instagram «Amaro Zerotrenta».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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