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Amaro Guelfo e Brescia Capitale: dodici artisti per dodici mesi

I creativi diventeranno il volto dell'iconico spirit per l'intero anno: l'idea è di promuovere e condividere l'arte contemporanea
La prima etichetta da collezione di Amaro Guelfo - © www.giornaledibrescia.it
La prima etichetta da collezione di Amaro Guelfo - © www.giornaledibrescia.it
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I mostri di Alfi e gli strambi personaggi di Dora Creminati; gli stencil di Rab Dauber e il tratto emaciato di Ilaria Grin; le figure empatiche di Laura Pedizzi e i messaggi potenti di Vera Bugatti. E ancora le esplosioni pop di Federico Bontempi e i tratti inchiostrati di Marta Camisani e Marco Minoni. Con Biro (aka Roberto Blesio), Andrea Nova e Nicolò Belandi a completare il dream team di artisti scelti da Amaro Guelfo per disegnare le iconiche etichette che caratterizzeranno questo 2023.  

L’azienda «made in Brèsa»  ha sposato il fermento che caratterizza l’anno della Capitale, lanciando il progetto «Amaro Guelfo 12x12 Art Collection», che punta sulla cultura contemporanea per mettere in vetrina dodici artisti bresciani da non perdere (per chi non li conoscesse già).  Toccherà a loro disegnare altrettante etichette speciali che vestiranno l’iconica bottiglia: un design al mese, per un totale 144 etichette per ogni artista, numerate e firmate a mano.

Si comincia da Kueen, che ha proposto un design giallo intenso, che strizza l’occhio al mondo della street art e al pop.  Di seguito toccherà a Marta Camisani (febbraio), Marco Minoni (marzo), Laura Pedizzi (aprile), Ilaria Grin (maggio), Biro aka Roberto Blesio (giugno), Andrea Nova (luglio), Nicolò Belandi (agosto), Vera Bugatti (settembre), Rab Dauber (ottobre), Alfi (novembre), per chiudere con Dora Creminati (dicembre).

Gli artisti per Amaro Guelfo - © www.giornaledibrescia.it
Gli artisti per Amaro Guelfo - © www.giornaledibrescia.it

Obiettivo dell’operazione  - che guarda oltre il marketing – è  dar vita a un circolo virtuoso volto a promuovere l'arte e gli artisti contemporanei, in una sinergia in grado di apportare valore alla comunità e a tutti i soggetti coinvolti. Nonostante le difficoltà legate al Covid, l'azienda dal 2017 è sempre stata in crescita, riportando di anno in anno risultati brillanti dal punto di vista non solo economico, ma anche di interesse e interazione da parte dei consumatori.

Per un'impresa partita da zero, Amaro Guelfo ha raggiunto nel breve periodo grandi risultati a livello locale, nonché ottimi obiettivi a livello globale, ultimo lo sbarco in terra statunitense ad aprile 2022. «Dopo un anno memorabile, ce l'abbiamo fatta. Abbiamo raggiunto e superato l'obiettivo più ambizioso che ci eravamo posti. Quindi, come tutte le realtà che si rispettino, abbiamo mantenuto la parola e abbiamo finalmente preso coscienza che, ora, dopo tutto il duro lavoro possiamo permetterci di utilizzare le risorse adatte per affrontare questo progetto, che giace latente ormai da troppi anni. Quale momento migliore per partorirlo?» raccontano Andrea Ronconi, suo fratello Diego e Nicola Rinaldi, proprietari di Amaro Guelfo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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