Al nuovo BeerStrò prodotti sfusi km 0 e servizi ai cittadini
Da ex scuola elementare e caserma della forestale a punto di vendita di prodotti locali e servizi per i residenti e i turisti. Ha aperto i battenti il Curtense BeerStrò gestito dal Birrificio Curtense, una delle eccellenze brassicole della Franciacorta.
Matteo Marenghi e Cristian Manessi, titolari del birrificio di Passirano, hanno accettato la sfida del territorio e, assieme al team Linfa, al Comune di Bovegno e alla Comunità Montana hanno scommesso, attraverso il progetto Valli resilienti finanziato da Fondazione Cariplo, sulle potenzialità di questo territorio di montagna. All’interno del punto vendita i clienti non troveranno solamente una birreria (con birre rigorosamente artigianali e locali, tra cui la Malmostosa affinata nelle miniera Sant’Aloisio di Collio), ma anche un market con prodotti a chilometro zero e artigianali e persino una sfuseria plastic-free per poter fare acquisti consapevoli e solidali a impatto zero sull’ambiente: dalle marmellate ai mieli, dallo zafferano ai succhi, dal burro di malga ai formaggi tipici come il Bagoss o il Nostrano Valtrompia dop.
Il Curtense Beerstrò è il terzo dei «Linfa Point» nati a cavallo della Valsabbia e Valtrompia: «Linfa» nasce dall’esperienza della cooperativa sociale Andropolis ed è, tra le altre cose, anche un’app che permette di acquistare online prodotti e servizi, prenotando la consegna a domicilio grazie a una rete di postini-operatori. In qualità di nuovo LinfaPoint, il Curtense Beerstrò sarà anche in grado di offrire servizi come le prenotazioni online di servizi turistici, farmaci e prestazioni sanitarie.
Nel corso dell’inaugurazione, alla quale hanno preso parte il sindaco di Bovegno Manolo Rossini, il presidente della Comunità montana Massimo Ottelli, il dirigente della Comunità montana Fabrizio Veronesi, Valeria Negrini e Lucia Masutti di Fondazione Cariplo e l’assessore regionale Fabio Rolfi, i due mastri birrai a capo di questa nuova impresa, Cristian e Matteo, hanno affermato di aver accettato questa nuova sfida «perché crediamo nell’idea di rete e di supporto alla comunità locale che sta alla base di questo progetto di valorizzazione del territorio».
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