Volontariato a Brescia, la Banca del Tempo compie tre anni

Sono quaranta le persone della zona di via Cremona che donano il loro tempo agli anziani: il 5 ottobre si festeggerà al Teatro Piamarta con lo spettacolo «Perché Sanremo è Sanremo»
I volontari e le volontarie della Banca del Tempo della parrocchia di Santa Maria della Vittoria
I volontari e le volontarie della Banca del Tempo della parrocchia di Santa Maria della Vittoria
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Durante il Covid, molti hanno sentito l’esigenza di fare qualcosa per gli altri. Un’urgenza comune a cui alcune persone hanno dato concretezza: come per esempio Andrea Valli e Daniela Affinita, della zona di via Cremona, che in quel periodo hanno fondato una Banca del Tempo. A ottobre compirà tre anni e sta andando molto bene, tanto che ormai viaggia anche tramite una web app a cui i volontari fanno riferimento.

«Quando abbiamo deciso di partire con questa iniziativa ci siamo rivolti alla parrocchia di Santa Maria della Vittoria – racconta Valli –. Padre Benedetto Picca, Superiore Generale della Sacra famiglia di Nazareth, mi ha supportato subito, seguito da padre Francesco Ferrari».

Come funziona una Banca del Tempo

La Banca del Tempo è un’associazione attraverso cui le persone donano il loro tempo ad altri residenti, rispondendo a chiamate specifiche e non dedicando giorni o orari fissi ogni settimana. Partendo da via Cremona, e poi arrivando ai quartieri Volta e Lamarmora, Valli e Affinita sono riusciti a creare una rete di volontari che si mettono a disposizione rispondendo a chiamate ogni volta diverse.

Andrea Valli e un'utente della Banca del Tempo
Andrea Valli e un'utente della Banca del Tempo

«Questa modalità di fare volontariato si sposa bene con il fatto che non ho orari fissi» racconta una delle volontarie, Nicoletta Mantovani. «Lavoro part-time e ho tre figli. Come tutti i genitori vivo in macchina ed essendo in giro il pomeriggio riesco a ritagliare dei momenti da dedicare a qualche servizio. Mi piacerebbe che qualche giovane universitario si unisse a noi: si tratta di un volontariato flessibile, adatto a loro».

Gli utenti e l’app

A rivolgersi al servizio sono soprattutto persone anziane che hanno bisogno di passaggi dal medico o all’ospedale, della spesa, di un po’ di compagnia, un aiuto con il televisore… A supportare i volontari è anche un’applicazione digitale. A svelare come funziona è di nuovo Valli: «Il mio amico Mario Musmeci aveva inventato una web app per il suo gruppo di calcetto, per gestire convocazioni, avvisi… Ce l’ha fornita gratuitamente e la usiamo per smistare le chiamate che arrivano al 3313015911. Questo numero vale anche per chi vuole diventare volontario: a oggi siamo circa quaranta, per una cinquantina di utenti, ma c’è sempre bisogno di persone in più».

Valli, Affinita e compagni hanno anche ricevuto richieste di informazioni per portare il servizio in altri quartieri o paesi. «Sarebbe bello aiutare a creare delle succursali. Metteremmo anche a disposizione la web app e daremmo una mano ad avviare il progetto».

Un concerto per i tre anni

Per celebrare i tre anni della Banca del Tempo, sabato 5 ottobre alle 21 il Teatro Piamarta in via Cremona ospiterà il concerto gratuito «Perché Sanremo è Sanremo», gara canora che ripercorrerà la storia del Festival. Sul palco diversi cantanti si sfideranno accompagnati da un’orchestra d’eccezione. Le prenotazioni vanno inoltrate sempre al 3313015911, via Whatsapp.

Le parole degli utenti

A chiarire l’importanza del servizio sono soprattutto le parole di chi ne usufruisce. «Andrea, Daniela e i volontari sono degli angeli», dice per esempio la signora Maria Luisa Pugliano, detta Mariuccia.

Le volontarie con la signora Pugliano
Le volontarie con la signora Pugliano

«Da quando li ho contattati due anni fa la mia vita è migliorata. Non solo perché mi accompagnano alle visite e a fare la spesa: mi sento sempre sicura e protetta. Sono disponibili più dei parenti, che spesso non possono aiutare. Se dico che mi hanno salvata è perché è davvero così: è stata una delle volontarie ad accorgersi che forse soffrivo di depressione. Mi ha organizzato una visita psicologica. Tutti i volontari hanno un cuore enorme: ci mettono bontà, generosità e umiltà. Io cerco di non approfittarne», sorride, «e quindi li chiamo ogni quindici giorni, ma spesso sono loro a chiamare». Anche Mariuccia spera che l’esperienza si replichi in altri quartieri. «I volontari sono affettuosi e preziosissimi. Mi ritengo fortunata nonostante gli acciacchi: mi tengono la mano sulla spalla e mi dicono di stare tranquilla. E io, proprio grazie a loro, ora lo sono».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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