Volontari contro gli incendi: il gruppo di Nave compie 50 anni

Barbara Fenotti
Ora sono in quattordici. Il segretario Comini: «Tanto impegno, poco ricambio generazionale»
La consegna della targa per i 50 anni - © www.giornaledibrescia.it
La consegna della targa per i 50 anni - © www.giornaledibrescia.it
AA

È un gruppo piccolo, ma tenace di fronte allo scorrere del tempo e sempre pronto a scendere in campo. In questi 50 anni ne hanno spenti a iosa di roghi i volontari della squadra antincendio di Nave presieduta da Guido Comini. Per premiare il loro impegno e il raggiungimento del traguardo del mezzo secolo ieri, nell’ambito della Festa delle associazioni, l’Amministrazione Franzoni ha premiato i volontari.

«La situazione è migliorata rispetto al passato, quando arrivavamo a fare anche una quindicina di interventi l’anno - racconta il segretario del gruppo, Gabriele Comini -. Purtroppo, però, bisogna riconoscere che, nonostante tutta la sensibilizzazione fatta nel corso di questi decenni, qualche piromane persiste, incurante del fatto che un bosco, per risanarsi dopo un incendio, ha bisogno anche di 15-20 anni».

Ricordi

Sembra passata quasi un’eternità da quando cacciatori, scout e appassionati di montagna iniziarono a collaborare, inizialmente in via del tutto spontanea e autogestita, per salvare la montagna allora tartassata dagli incendi. «Usavamo capi d’abbigliamento e attrezzature nostre, improvvisandoci al meglio e arrivando sul luogo delle fiamme con mezzi di nostra proprietà - ricorda Comini -. C’è voluto del tempo prima che le istituzioni riconoscessero la gravità che il fenomeno aveva assunto in quegli anni e cominciassero, quindi, a dare una risposta strutturata». Negli anni ‘80 sono iniziati ad arrivare i primi strumenti pensati ad hoc: pale, soffiatori, poi radio per permettere ai volontari impegnati sul rogo di tenersi in contatto.

«Oggigiorno, con lo sviluppo delle tecnologie, una grossa mano potrebbero darla i droni, anche nello spegnimento in sé e per sé - osserva Comini -: speriamo che questa soluzione possa essere adottata il prima possibile». Col tempo l’evoluzione del sistema antincendio ha permesso di fare dei notevoli passi in avanti, come dimostra il fatto che «la strumentazione in dotazione oggi ci permette di impiegare non più di cinque volontari per azioni che in passato necessitavano di 30 persone».

Un risparmio di tempo e di energie che risulta prezioso, se si pensa che attualmente il gruppo antincendio navense conta 14 volontari, di cui 5 giovani. «C’è poco ricambio generazionale - spiega Comini -: l’impegno richiesto per far parte di una associazione come la nostra non è poco e oggi i ragazzi hanno poco tempo a disposizione, tra lavoro e altri impegni». Oltre alle operazioni di antincendio il gruppo si occupa anche, sempre a titolo gratuito, della manutenzione del verde pubblico, di alcune rogge, scarichi montani, del bypass di San Cesario e di due sentieri in Maddalena.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.