Clima, Brescia ultima per vivibilità: colpa di caldo ed eventi estremi

Anno difficile per il clima a Brescia, il 2024: secondo l’ultima classifica del sito ilmeteo.it in collaborazione con il Corriere della Sera, la città si è piazzata all’ultimo posto nell’Indice di vivibilità climatica. Secondo l’analisi, sono le città del Sud ad avere beneficiato di un clima più favorevole, mentre il Nord Italia ha sofferto l’impatto di eventi meteorologici estremi e precipitazioni abbondanti.

Clima estremo: un anno di piogge e grandinate

L’analisi ha preso in considerazione i dati meteo di tutti i capoluoghi di provincia italiani, confrontando 17 parametri su un arco temporale che va dal 2000 al 2024. Per il Nord, il 2024 è stato caratterizzato da un clima particolarmente instabile: Milano, ad esempio, ha registrato ben 111 giorni di pioggia, con un incremento delle precipitazioni del 58%. A Brescia, l’alternanza tra ondate di calore e fenomeni estremi come le grandinate (che hanno caratterizzato tutto il Settentrione) ha penalizzato fortemente la qualità della vita dal punto di vista climatico.

I dati evidenziano un cambiamento climatico sempre più evidente. Solo due anni fa, nel 2022, l’Italia settentrionale aveva affrontato un periodo di grave siccità, con una media di 400 mm di pioggia nell'intero anno. Nel 2024, invece, si è passati a 1.600 mm di precipitazioni, un incremento drastico che ha avuto conseguenze dirette su territori come quello bresciano, con disagi per la popolazione e il settore agricolo.

Un’area sempre più vulnerabile

L’area della Pianura Padana si conferma tra le più penalizzate dal punto di vista climatico. Il caldo intenso dell’estate, unito all’umidità e alla scarsa ventilazione, rende le città di questa zona meno vivibili rispetto a quelle costiere. Nel caso di Brescia, le temperature elevate, alternate a fenomeni atmosferici estremi, hanno inciso negativamente sul punteggio assegnato nell’indice di vivibilità climatica.