CronacaGarda

Visioni non convenzionali dall’oblò: la mostra a Palazzo Callas

Esposte le opere di 41 artisti sirmionesi, dalla poesia alla fotografia, alla scoperta di talenti
Uno scatto della mostra a Palazzo Callas
Uno scatto della mostra a Palazzo Callas
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Palazzo Callas Exhibitions torna a riempirsi di arte, cultura, colore e opere di ogni genere con la 17esima edizione della mostra collettiva degli artisti sirmionesi, una visione inedita da cui osservare la realtà. «Se guardi il mondo da un oblò» è il titolo e l’ispirazione per la realizzazione delle opere 2024: simbolo di apertura verso l’esterno, l’oblò diventa una metafora che, nella sua semplicità, stimola visioni non convenzionali dell’universo.

Le opere

Anche quest’anno l’ampia partecipazione di 41 autori e le numerose opere esposte confermano l’importanza della rassegna per la comunità sirmionese, consolidando l’evento come un appuntamento prezioso per scoprire sensibilità e talenti nascosti. Le sale del palazzo comunale diventano il palcoscenico ideale per opere che spaziano dalla poesia alla fotografia fino ad altre tecniche artistiche, trasformando la mostra in un’esperienza sensoriale e riflessiva.

La visita

Prima di iniziare il percorso espositivo, la sala d’ingresso accoglie i visitatori con il grande titolo della mostra dove la «O» finale di oblò, realizzata in gommapiuma di grandi dimensioni, funge da simbolo e riassunto dell’intera esposizione. Questo grande oblò accoglie lo sguardo dei visitatori e li proietta verso l’esterno, un invito a guardare il mondo con occhi nuovi. Sotto al titolo, una linea di oblò si dispiega come il ponte di una nave, suggerendo un viaggio continuo e inesauribile attraverso diverse prospettive.

Sul pavimento davanti al titolo, sono collocati due cubi di un metro per lato, sulle cui facce sono inseriti oblò in gommapiuma che richiamano quelli di una lavatrice, e che offrono ai visitatori un’ulteriore occasione di riflessione, invitandoli a considerare prospettive non convenzionali e a esplorare modi alternativi di vedere la realtà. La scelta della gommapiuma, un materiale leggero e plasmabile, permette di creare elementi tridimensionali che emergono dalle pareti, richiamando l’idea di superfici morbide e accoglienti, in contrasto con la solidità del mondo esterno. Gli oblò, sospesi al soffitto delle stanze, invitando a sollevare lo sguardo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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