Violenza sessuale su bimba, il sindaco al prefetto: «Basta promiscuità nel Cas»

A parlare è Mirella Zanini lasciando la prefettura dopo il confronto con Andrea Polichetti dopo la vicenda alla struttura di accoglienza di San Colombano
Collio, il sindaco Zanini: "Nel cas vogliamo solo donne e bambini"
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«Ho chiesto al prefetto di lasciare nel Cas di San Colombano solo donne e bambini o almeno nuclei famigliari consolidati. Bisogna dire basta alla promiscuità se l’obiettivo è che vicende come quelle registrate in questi giorni non si ripetano più».

A parlare è Mirella Zanini, sindaca di Collio.

Lasciando la prefettura dopo il confronto con il prefetto Andrea Polichetti, per verificare il sistema dell’accoglienza delle persone richiedenti asilo dopo l’arresto di un 28enne di origini asiatiche per violenza sessuale ai danni di una bambina di dieci anni ospite della sua stessa struttura di accoglienza di San Colombano, Zanini ha fatto il punto sul rapporto tra la cittadinanza e il centro ospitato dall’albergo il Cacciatore.

«Collio non ha un problema di integrazione - ha spiegato Zanini - gli stranieri che lavorano si sono integrati e sono stati accolti. Il problema è con chi è parcheggiato lì, senza un impiego, un ruolo».

La sindaca ha assicurato che i suoi «concittadini non sono sul punto di scendere in strada o di fare chissà quale atto dimostrativo. Chiedono solo che questa situazione sia risolta. Con il prefetto c’è massima collaborazione. Ci rivedremo». Dalla prefettura - richiesta di un intervento alla fine dell’incontro - per ora nessun commento.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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