Violenza giovanile, l’appello di don Mori: «Un tavolo in Loggia»
«Chiedo alla sindaca di convocare un tavolo a Palazzo Loggia su questo mondo, per affrontare il tema della violenza dei ragazzi».
È un appello fatto col cuore quello di don Marco Mori, parroco di San Polo dal 2020, profondo conoscitore del mondo giovanile cui ha dedicato tutti gli anni del suo sacerdozio, ricoprendo dal 2006 al 2015 anche il ruolo di direttore dell’Ufficio per gli oratori e i giovani.
La trasmissione
Dagli studi di Messi a fuoco, trasmissione di attualità – condotta dal giornalista Andrea Cittadini – in onda il venerdì sera su Teletutto, dove era ospite per trattare proprio il tema della violenza giovanile, don Marco si è rivolto direttamente alla sindaca di Brescia Laura Castelletti.
«Voglio fare un appello alla sindaca - ha detto –. È già tre o quattro volte che vengo in trasmissione a parlare di questi temi e penso ci sia bisogno di affrontare insieme alcune cose».
La convocazione di un tavolo da parte della Loggia ha uno scopo preciso per don Marco. La Castelletti «deve essere brava – ha continuato il sacerdote – a tirar via questo tema dall’agone politico, dalla polemica tra maggioranza e opposizione in Consiglio comunale, perché qui non si tratta di vincere o di perdere le elezioni, ma di vincere o di perdere i ragazzi e il nostro essere adulti. Penso – ha concluso don Marco – che siamo abbastanza maturi a Brescia per trovare delle strade nuove da percorrere, ne abbiamo voglia, lo possiamo fare e occorre una regia che non può che essere il Comune».
La testimonianza
Percorsi nuovi per affrontare questo problema, chiede il parroco di San Polo, in parte tracciati dal quartiere a Est della città, che un paio di anni fa è stato oggetto di scorribande con ripetuti episodi di aggressioni e microcriminalità anche in oratorio. Lo stesso don Marco fu minacciato e preso per il bavero della giacca da uno dei capi della banda. Un gruppetto di giovani che la comunità seppe isolare e in parte recuperare, come spiegato da Silvia Cosio, componente del Consiglio di Quartiere San Polo, presente in trasmissione.
«Noi adulti – ha detto – dobbiamo avere un ruolo educativo non solo per i nostri figli. Serve uno sguardo attento che si prenda cura di tutti. Se arriva una segnalazione sui nostri ragazzi, va affrontata subito facendo rete, intervenendo tutti insieme: Consiglio di quartiere, scuola, oratorio. Quando tutte queste forze si uniscono qualcosa di concreto si può fare».
La risposta
Un appello e una sfida quella di don Marco raccolta dalla sindaca Laura Castelletti: «Sappiamo quanto a lui stiano a cuore i ragazzi e le ragazze – ha risposto il giorno dopo la trasmissione –. C’è da parte nostra la volontà di allargare al massimo il confronto e raccogliere anche le esperienze e gli aiuti sul tema».
Il Comune ha già avviato un lavoro sui patti educativi anche con don Giovanni Milesi e gli oratori e a Chiesanuova è partito un progetto dove sono stati messi insieme oratorio, scuole, realtà associativi e servizi sociali.
«Sedersi al tavolo per noi è una costante – ha chiarito Castelletti – come per Piazza Vittoria, lì dove cioè ci sono le situazioni più complesse. Costruire una regia insieme è nelle nostre volontà e quindi lavoreremo in questa direzione sapendo adesso che c’è anche la ricchezza di una persona con un’esperienza notevole nel campo come don Marco col quale a San Polo abbiamo già lavorato».
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