Via Turati, nuovo flash mob come Abbey Road per le strisce pedonali

Barbara Fenotti
Un anno dopo la prima protesta, una quarantina di persone è tornata per sottolineare che, nonostante le promesse della Loggia, l’attraversamento pedonale ancora non c’è
I Beatles sono tornati in via Turati
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Ancora una volta via Turati come Abbey Road. Solo che, nel frattempo, i Beatles sono invecchiati e hanno bisogno di supporti per poter attraversare la trafficatissima «Turati Road». È l’originale scena riprodotta questa mattina durante un flash mob di cittadini – una quarantina in tutto, di cui la stragrande maggioranza under 40 – che si sono dati appuntamento all’incrocio con via Panoramica per lamentare il fatto che «nonostante la Loggia avesse promesso di realizzare un attraversamento pedonale con semaforo a chiamata, ad oggi nulla di questo è stato fatto e dagli uffici comunali, che abbiamo più volte sollecitato, non è arrivata alcuna risposta esaustiva».

Gli stessi cittadini il 24 febbraio del 2024, quindi una ventina di giorni dopo che la Loggia aveva cancellato le strisce «per questioni di sicurezza stradale», avevano dato vita a una prima protesta: dopo aver fermato il traffico avevano lanciato sull’asfalto, proprio sopra quelle cancellate, delle strisce pedonali posticce per riprodurre la famosa scena presente sulla copertina dell’album «Abbey Road» dei Beatles. Lo stesso hanno fatto questa mattina, con la differenza che i quattro finti Beatles oggi sono invecchiati: uno cammina appoggiandosi a un bastone, uno siede su una sedia a rotelle e un terzo è sostenuto da un girello. A questi si aggiunge un padre con un passeggino. «Tutte persone che non possono attraversare la strada servendosi del sottopasso – spiega Raffaella Bonomi – ,perché di fatto è una barriera architettonica».

Sulle strisce cancellate

Mentre il flash mob è in corso sono tante le persone estranee all'iniziativa che attraversano, a piede e in bici, sulle vecchie strisce cancellate. C’è anche una coppia, marito e moglie, residente in zona che ammette di farlo con regolarità. «Con quale logica sono state tolte le strisce qui? –domandano –. Il sottopasso non lo usiamo, non ci piace passare da lì per varie ragioni. Dovremmo forse scendere fino in fondo a via Turati per andare in centro? A noi sembra una follia». Come hanno sottolineato i cittadini durante la protesta, «il Codice della strada consente di attraversare se nell’arco di 200 metri non è presente un attraversamento pedonale: tuttavia per la velocità alla quale guidano gli automobilisti su questa strada, la cosa è ogni volta estremamente pericolosa».

La risposta della Loggia

In merito al flash mob in via Turati, il vicesindaco e assessore alla Mobilità Federico Manzoni dichiara che «come abbiamo avuto modo di chiarire anche in Commissione Mobilità lo scorso 13 febbraio, sul tema abbiamo già messo a bilancio i fondi necessari per la installazione di un semaforo pedonale lungo la via, che si dovrà accompagnare necessariamente a un intervento di abbattimento delle barriere architettoniche su entrambi i lati dell'attraversamento.

Ricordo infatti che i due precedenti attraversamenti, oltre ad essere stati giudicati insicuri dalla Polizia Locale, presentavano barriere architettoniche su entrambi i lati della via. Il tema ancora oggetto di approfondimento tecnico è l'esatta ubicazione di tale impianto, considerata la complessità di via Turati per i flussi di traffico che la contraddistinguono. In ogni caso confermo la volontà di mettere in campo entro quest'anno (2025) la soluzione al tema».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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