Cronaca

Vendevano euro falsi via Telegram: due arresti anche nel Bresciano

I relativi pagamenti da parte dei clienti erano attuati in criptovalute quali Bitcoin e Monero, moneta digitale difficilmente tracciabile. In tutto quattro le persone arrestate
La criptovaluta
La criptovaluta
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Vendevano euro falsi anche via Telegram le quattro persone arrestate dai carabinieri nell'ambito di indagini coordinate dalla Sezione Criminalità Economica della Procura di Napoli. I destinatari delle misure cautelari sono due persone residenti in provincia di Brescia, uno a Napoli, e uno già ristretto presso la casa circondariale di Viterbo.

Secondo gli inquirenti avrebbero venduto valuta e monete in euro contraffatte, commerciate anche all'estero, in concerto con chi ebbe a produrle, agendo tramite canali dedicati su Telegram e con la spedizione di plichi postali da diversi sportelli su tutto il territorio nazionale; i relativi pagamenti da parte dei clienti erano attuati in criptovalute quali Bitcoin e Monero, moneta digitale difficilmente tracciabile.

L’inizio delle indagini 

Le indagini sono partite nel gennaio 2022, grazie all'input del Servizio Centrale Investigativo Austriaco che ha identificato un flusso di valuta in euro contraffatta dall'Italia verso l'Austria. In questo modo i carabinieri hanno individuato e arrestato le quattro persone che vendevano su

Telegram euro falsi pagati in criptovaluta non rintracciabile.

Gli arresti sono stati notificati dai carabinieri della Sezione Operativa di Napoli e della Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, con il supporto dai Comandi Provinciali di Napoli e Brescia, con il coordinamento internazionale di Europol e con l'ausilio del Servizio Centrale Investigativo Austriaco.

Durante l'indagine, sono stati monitorati e analizzati oltre 57.000 messaggi su Telegram, che hanno permesso di deanonimizzare e identificare i gestori del marketplace coinvolto, denominato Tanhus Market, individuare altri 3 canali di vendita e di tracciare oltre 900 pagamenti in criptovalute per un controvalore di oltre 200mila euro.

Gli arresti 

Le indagini hanno permesso di eseguire, in tempi diversi, arresti in flagranza di reato durante le operazioni di approvvigionamento di valuta falsa, avvenuti a Napoli presso i punti di distribuzione del Vasto e Mercato Pendino (centri già oggetto di precedenti attività d'indagine, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli. in data 27 febbraio 2023 e 8 aprile 2024), di sequestrare oltre 100mila euro in monete e banconote false, indicizzate al Counterfeiting Monitoring System della Banca Centrale europea con classi di contraffazione - la cui produzione è attribuita al noto Napoli Group - ed infine di identificare numerosi acquirenti, clienti dei Marketplaces su Telegram. L'operazione, che ha visto la partecipazione attiva di Europol e ha beneficiato delle informazioni fornite dal Servizio Centrale Investigativo Austriaco, ha dimostrato l'efficacia della collaborazione internazionale nel contrastare il crimine organizzato e proteggere l'integrità del sistema finanziario europeo anche in contesti estremamente sofisticati e professionali, quali quelli dei cybercrimes.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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