Vandali alla Riserva delle Torbiere e al bosco dei taxodi

Veronica Massussi
Nella prima area naturale sono stati scavalcati i cancelli installati per tutelare le specie nidificanti. A Paratico gli aironi spaventati si sono lanciati prematuramente dai loro nidi
Un'immagine al bosco di Paratico - © www.giornaledibrescia.it
Un'immagine al bosco di Paratico - © www.giornaledibrescia.it
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Pasqua e Pasquetta con vandali nella Riserva delle Torbiere e al bosco dei taxodi a Paratico; e, a proposito di quest’ultimo, esposto di Europa Verde al prefetto.

Avvenimenti

Nella giornata di lunedì, dalle Torbiere sono giunte numerose segnalazioni di persone che, ignorando il divieto, hanno scavalcato il cancello appositamente installato in marzo per accedere al percorso centrale, chiuso fino a luglio per tutelare le specie nidificanti. A Paratico, invece, nel fine settimana migliaia di persone si sono riversate nel bosco dei taxodi fruendone come di un parco giochi.

«Alle Torbiere è stato il solito tripudio di vandalismi gratuiti, cani, biciclette, pescatori abusivi, bambini chiassosi, gruppi immensi di persone rumorose che facevano esattamente tutto ciò che non deve esser fatto in un sito naturale protetto – riferiscono dall’associazione Amici della Riserva –. La cancellata che chiude il percorso centrale lato Corte Franca è stata prima scavalcata e poi divelta, lasciando successivo libero accesso a quel percorso che, da regolamento, dovrebbe essere chiuso e interdetto al pubblico fino a fine luglio. Preziose piante acquatiche, praticamente estinte dall’areale della riserva, sono state estirpate senza alcun motivo».

Continua l’associazione: «Stesse scene a Paratico dove il bosco dei taxodi, in cui è in atto la nidificazione degli aironi, è stato assalito. La Polizia provinciale ha recuperato diversi pulli di airone che, spaventati dall’ammasso di persone, si sono prematuramente lanciati dagli alti nidi della garzaia schiantandosi a terra o in acqua».

L’esposto

Per questi motivi, tutte le associazioni di protezione ambientale attive sul territorio invieranno un dossier agli enti gestori delle aree naturali, ai Comuni e alla Regione. E un esposto è già stato indirizzato al prefetto di Brescia da Nicoletta Fiotta e Dario Balotta di Legambiente, che si soffermano in particolare sull’assalto al bosco di Paratico (mille visitatori il giorno di Pasqua, oltre 4mila a Pasquetta) per parlare di fruizione «caotica, molto rumorosa e senza rispetto delle regole indicate all’ingresso» e di «inadeguatezza della vigilanza e dei controlli cui necessita porre rimedio rapidamente».

Nello stesso esposto è segnalato che «40 alberi d’alto fusto sani, posti in una zona tutelata dalla Riserva delle Torbiere, sono stati abbattuti» e si chiede se è «vero che, recentemente, la Riserva abbia limitato la vigilanza alle poche guardie volontarie Gev mentre le poche guardie volontarie della Comunità montana del Sebino sono persino sprovviste dei verbali di accertamento». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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