Valsir di Ghedi, sì all’operazione da 130 milioni
«Sono tre anni che andiamo avanti e indietro da Milano: oggi abbiamo la certezza che tutto questo lavoro non è stato vano. Ringraziamo Fabio Gavazzi e il personale degli uffici comunali per il prezioso lavoro svolto». Sono raggianti il sindaco di Ghedi Federico Casali e il suo vice Giovani Cazzavacca.
Ieri mattina a Milano, infatti, nella sede della Regione Lombardia si è tenuta l’ultima e decisiva conferenza di servizio per il rilascio dell’autorizzazione del progetto «Campus produttivo e centro spedizioni Valsir». Con l’ok di ieri, Valsir può iniziare la prima fase dell’intervento, che riguarda circa un terzo del progetto complessivo e che dovrà essere ultimato entro tre anni.
L’intervento
L’importanza di questo intervento, grazie al quale verrà riqualificata l’ex area Sei, nella brughiera a nord del paese, appare evidente già dai numeri: una superficie complessiva di oltre 400mila metri quadrati, di cui 213mila di pavimentazione lorda e 190mila di superficie coperta, e un investimento di 130 milioni di euro, grazie al quale Valsir produrrà articoli di termodinamica, edilizia e bagno design. A questo va aggiunta la realizzazione di un grande centro magazzino destinato a stoccare anche articoli e manufatti che l’azienda produce in altri stabilimenti. Un circolo virtuoso, insomma, che a regime creerà almeno 400 nuovi posti di lavoro.
Le opere pubbliche
Oltre a tutto questo e all’indotto, ci sono le compensazioni relative agli oneri di urbanizzazione. Ci riferiamo a una serie di opere pubbliche: alcune già fatte, altre in fase di realizzazione. Per capire questo punto bisogna sapere che Valsir è subentrata a Gei, la società che, dopo aver acquistato l’area ex Sei, nel 2010 era fallita. Subentrando alla Gei, Valsir s’è dovuta far carico anche degli impegni presi e non mantenuti dall’altra società. Sommando i soldi a suo tempo spesi dalla Gei e quelli spesi da Valsir siamo intorno ai 14 milioni di euro. Ricordiamo i 3,7 milioni di euro usati per la ristrutturazione di Palazzo Arcioni, sede della biblioteca. E poi i 6,5 milioni di euro necessari per realizzare la tangenziale che sta nascendo a nord del paese: un nastro d’asfalto di 6 chilometri, 2,5 dei quali di prossima apertura. Sono della partita anche 1,4 milioni utilizzati per gli espropri dei terreni e 2.5 milioni necessari per le opere di urbanizzazione primaria interne al comparto, soprattutto parcheggi per auto e camion.
Dal municipio
«Ho iniziato questo percorso nel 2020, quando Valsir si è aggiudicata il fallimento dell’area ex Sei – dice Giovanni Cazzavacca –. Dopo avere superato ostacoli burocratici dovuti alla complessità di un provvedimento di tale rilevanza, siamo riusciti a portare a Ghedi un’azienda di livello internazionale, che farà nascere molti posti di lavoro, contribuendo al benessere socio-economico della nostra comunità».
«Qualcuno paragona Ghedi al Bronx – commenta il primo cittadino Federico Casali con una punta di veleno –. Evidentemente Valsir, che ha deciso di investire 130 milioni di euro, non la pensa proprio così».
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