CronacaBassa

Valsir di Ghedi, sì all’operazione da 130 milioni

Gianantonio Frosio
Dopo tre anni di ostacoli burocratici, c’è il via libera al maxi intervento nell’area un tempo occupata dalla Sei
Qui sorgerà il campus produttivo Valsir - Foto © www.giornaledibrescia.it
Qui sorgerà il campus produttivo Valsir - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Sono tre anni che andiamo avanti e indietro da Milano: oggi abbiamo la certezza che tutto questo lavoro non è stato vano. Ringraziamo Fabio Gavazzi e il personale degli uffici comunali per il prezioso lavoro svolto». Sono raggianti il sindaco di Ghedi Federico Casali e il suo vice Giovani Cazzavacca.

Ieri mattina a Milano, infatti, nella sede della Regione Lombardia si è tenuta l’ultima e decisiva conferenza di servizio per il rilascio dell’autorizzazione del progetto «Campus produttivo e centro spedizioni Valsir». Con l’ok di ieri, Valsir può iniziare la prima fase dell’intervento, che riguarda circa un terzo del progetto complessivo e che dovrà essere ultimato entro tre anni.

L’intervento

L’importanza di questo intervento, grazie al quale verrà riqualificata l’ex area Sei, nella brughiera a nord del paese, appare evidente già dai numeri: una superficie complessiva di oltre 400mila metri quadrati, di cui 213mila di pavimentazione lorda e 190mila di superficie coperta, e un investimento di 130 milioni di euro, grazie al quale Valsir produrrà articoli di termodinamica, edilizia e bagno design. A questo va aggiunta la realizzazione di un grande centro magazzino destinato a stoccare anche articoli e manufatti che l’azienda produce in altri stabilimenti. Un circolo virtuoso, insomma, che a regime creerà almeno 400 nuovi posti di lavoro.

Le opere pubbliche

Oltre a tutto questo e all’indotto, ci sono le compensazioni relative agli oneri di urbanizzazione. Ci riferiamo a una serie di opere pubbliche: alcune già fatte, altre in fase di realizzazione. Per capire questo punto bisogna sapere che Valsir è subentrata a Gei, la società che, dopo aver acquistato l’area ex Sei, nel 2010 era fallita. Subentrando alla Gei, Valsir s’è dovuta far carico anche degli impegni presi e non mantenuti dall’altra società. Sommando i soldi a suo tempo spesi dalla Gei e quelli spesi da Valsir siamo intorno ai 14 milioni di euro. Ricordiamo i 3,7 milioni di euro usati per la ristrutturazione di Palazzo Arcioni, sede della biblioteca. E poi i 6,5 milioni di euro necessari per realizzare la tangenziale che sta nascendo a nord del paese: un nastro d’asfalto di 6 chilometri, 2,5 dei quali di prossima apertura. Sono della partita anche 1,4 milioni utilizzati per gli espropri dei terreni e 2.5 milioni necessari per le opere di urbanizzazione primaria interne al comparto, soprattutto parcheggi per auto e camion.

Dal municipio

«Ho iniziato questo percorso nel 2020, quando Valsir si è aggiudicata il fallimento dell’area ex Sei – dice Giovanni Cazzavacca –. Dopo avere superato ostacoli burocratici dovuti alla complessità di un provvedimento di tale rilevanza, siamo riusciti a portare a Ghedi un’azienda di livello internazionale, che farà nascere molti posti di lavoro, contribuendo al benessere socio-economico della nostra comunità».

«Qualcuno paragona Ghedi al Bronx – commenta il primo cittadino Federico Casali con una punta di veleno –. Evidentemente Valsir, che ha deciso di investire 130 milioni di euro, non la pensa proprio così». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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