CronacaBassa

Valerio Isola racconta salute e malattie della Montichiari ottocentesca

Giulia Bonardi
Il 74enne ha approfondito il tema partendo da atti riguardanti l’epidemia di colera, occupandosi dei medici attivi, dei chirurghi maggiori e minori, delle ostetriche, dei veterinari
Valerio Isola ha scritto un libro dedicato alla storia della salute della Montichiari dell'Ottocento - © www.giornaledibrescia.it
Valerio Isola ha scritto un libro dedicato alla storia della salute della Montichiari dell'Ottocento - © www.giornaledibrescia.it
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Leggendo pagine di storia monteclarense, è possibile sostenere la parrocchia di Santa Maria Assunta: ciò grazie al libro scritto (e fatto stampare) da Valerio Isola, che ha scelto di donare diverse copie alla parrocchia (è possibile averle con un’offerta libera). Il titolo del volume è «La sanità a Montechiaro nell’Ottocento». Nell’opera di Isola trovano spazio, con delle integrazioni, anche bibliografiche, alcune delle ricerche svolte e pubblicate nel corso degli anni dall’autore stesso sul giornale parrocchiale.

Tradizione

«Da diversi anni mi occupo principalmente di storia locale – dice il 74enne –: ho cercato di portare avanti la tradizione avviata da monsignor Angelo Chiarini, la firma più autorevole in fatto di storia e ricerca. Quando è venuto mancare, mi sono reso disponibile per continuare tale missione». Alcuni conoscenti e lettori, visto l’interesse e la curiosità delle notizie divulgate a sua firma, gli hanno dato l’idea di riunirle in un libro.

Le ricerche

«Così, integrando le informazioni già contenute in precedenti scritti, ho realizzato questo primo libro dedicato alla sanità – spiega ancora Isola –. Tra gli incarichi avuti dalla parrocchia, accompagnavo in archivio le persone interessate a visitarlo: è così che sono venuto a conoscenza e ho iniziato a studiare una serie di documenti che affrontavano il tema. Poi ho approfondito le ricerche consultando anche l’archivio di Stato e l’archivio Diocesano. Sono partito da atti riguardanti l’epidemia di colera; incuriosito, mi sono poi occupato dei medici attivi, dei chirurghi maggiori e minori, delle ostetriche e del loro ruolo nella comunità, dei veterinari che prima di quell’epoca non c’erano: esistevano solo i maniscalchi. Stessa considerazione vale per la figura professionale dei farmacisti: a quel tempo ci si doveva rivolgere agli speziali. Sempre in fatto di sanità, ho affrontato il tema del vaiolo, con la prima campagna di vaccinazioni, e la pellagra, che fu una vera tragedia nelle campagne. Ho stampato questo volume per soddisfazione personale e per donarlo ad amici e a chi mi aveva lanciato l’idea di raccogliere le pubblicazioni in un volume – conclude il 74enne –. Poi però ho voluto anche assegnargli uno scopo benefico, dunque ho donato un po’ di volumi alla parrocchia».

In arrivo

Ecco quindi che è a disposizione di chi desidera approfondire pagine interessanti di storia ottocentesca e, nello stesso tempo, sostenere, con un’offerta libera, la parrocchia. «Ho in preparazione un secondo volume, sempre riferito all’Ottocento, ma sulla situazione socio-economica locale – conclude Valerio Isola –: magari diventerà un appuntamento annuale, in prossimità del Natale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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