Valanga in Maniva lungo la Sp345, tra il rifugio Bonardi e il Crocedomini

L’intervento dei soccorritori nel pomeriggio, quando si temeva che una persona fosse stata travolta dalla neve, circostanza poi esclusa
Il punto in cui si è staccata la slavina non lontano dal rifugio Bonardi
Il punto in cui si è staccata la slavina non lontano dal rifugio Bonardi
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Momenti di paura nel pomeriggio in Maniva quando lungo la Sp345 (ora ovviamente chiusa al traffico) solitamente percorsa da persone a piedi o che praticano lo scialpinismo e utilizzata sino a qualche giorno fa come pista di rientro di Maniva Sky, è caduta una slavina.

Da un costone che aggetta sulla strada si è infatti staccato un manto di neve dallo spessore di un metro e mezzo per una lunghezza di circa sei metri.

Sulla strada innevata sono caduti così una decina di metri cubi di neve fradicia e in un primo momento si era temuto che una persona fosse rimasta sepolta dalla slavina.

Immediatamente è scattato il presidio di sicurezza previsto per questi casi, ma l’Arva ha dato immediatamente un esito negativo. Il protocollo prevede anche l’intervento degli uomini del soccorso e dei carabinieri a servizio sulle piste, in questo caso i militari di Bagolino. Sul posto sono intervenute anche le unità cinofile di soccorso.

Come detto l’esito delle ricerche è stato negativo, mentre per precauzione è stata fatta levare in volo un’eliambulanza.

Il tratto in cui è caduta la slavina è in direzione dal rifugio Bonardi verso il passo Crocedomini. In questi giorni questa pista, come detto, era stata comunque chiusa a favore di un altro percorso di rientro meno esposto.

Al riguardo il servizio Meteomont dei Carabinieri aveva emesso per oggi il bollettino valanghe con pericolo 3 su 5. I Carabinieri Forestali peraltro hanno il campo di rilievo poco distante dal tratto in cui è caduta la slavina.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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