Unimont ed Enel insieme per studiare la crisi climatica

L’Università della montagna di Edolo ed Enel green power Italia, unità territoriale di Cedegolo, hanno siglato una collaborazione per attività di ricerca e formazione. I ricercatori di Unimont avvieranno studi per analizzare gli effetti del cambiamento climatico nelle aree proglaciali dell’Adamello, con particolare attenzione alla vegetazione, al suolo e ai fenomeni di dissesto.
In parallelo, docenti e studenti parteciperanno a iniziative di formazione e ricerca su temi ambientali ed energetici, tra cui un corso di perfezionamento e un ciclo di seminari sull’energia idroelettrica.
La collaborazione
Sarà Enel green power a finanziare la ricerca, sia contribuendo al corso, sia fornendo supporto logistico attraverso le proprie funivie, ma anche aprendo i siti industriali, come dighe, opere idrauliche e centrali idroelettriche agli studenti interessati a sviluppare tesi con focus sull’idroelettrico.
La convenzione rientra nelle iniziative del «Contratto di fiume dell’Oglio di Valcamonica», promosso dalla Comunità montana, uno strumento volontario di programmazione per tutelare e gestire correttamente le risorse idriche.

Dal canto suo, Unimont coinvolgerà docenti, ricercatori e tecnici per le attività scientifiche, la progettazione del percorso formativo e la divulgazione dei risultati.
Studenti e ricercatori potranno così approfondire temi come la gestione sostenibile delle risorse e gli effetti del cambiamento climatico nelle aree montane, contribuendo alla tutela del patrimonio naturale alpino.
L’obiettivo
Per Anna Giorgi, responsabile del polo, la collaborazione permetterà di «unire ricerca, formazione e applicazione pratica, con l’obiettivo di formare una nuova generazione di professionisti consapevoli e preparati ad affrontare le sfide della transizione ecologica». L’attività di ricerca sarà condotta nell’alta Val d’Avio per comprendere meglio i processi naturali che regolano la colonizzazione della vegetazione, l’erosione e la formazione di suolo nelle aree deglacializzate a causa del riscaldamento climatico.
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