Un’altra vittima lungo la 45bis: troppi incidenti mortali sulla Gardesana occidentale

La Redazione Web
La 27enne Marica Avanzi è morta questa notte. Nel 2022, secondo i dati Istat, fu la strada che registrò più vittime in tutta la Lombardia. Tra di loro, i cinque ragazzini della Valsabbia morti nello schianto del 22 gennaio
45Bis, una strada pericolosa
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Che la strada statale 45bis - dove stanotte a Gavardo ha perso la vita la 27enne Marica Avanzi - sia pericolosa non è certo una novità. Nel 2022, secondo i dati Istat, è stata la strada che ha registrato più vittime in tutta la Lombardia. Quell’anno furono 9: un totale di cui facevano parte i 5 ragazzi morti sul colpo nel terribile schianto a Rezzato della sera del 22 gennaio. Erano Dennis Guerra, classe 2002, di Sabbio Chiese; Imad El Harram, pure lui ventenne, di Preseglie; Imad Natiq, anch’egli del 2002, di Pertica Bassa; Salah Natiq, 22enne di Vestone; e una ragazza di 17 anni, Irene Sala, di Villanuova sul Clisi. Dopo sei giorni, a meno di 600 metri di distanza, un’altra tragedia: a Mazzano persero la vita due operai che viaggiavano sul loro furgone.

«Non esistono strade o curve killer»

La puntata di Messi a fuoco del 28 gennaio 2022

A pochi giorni da quegli incidenti, l’allora comandante della Stradale di Brescia Rita Palladino - ospite della trasmissione di Teletutto «Messi a fuoco» - aveva ribadito che «non si tratta di una porzione di strada da bollino nero, con una marcata incidentalità» e aveva anche spiegato che per lei «non esistono strade o curve killer. La strada è una delle componenti di un grave incidente ma non l’unica. Così come tutte le altre si può lavorare per migliorarla». In questo senso il riferimento della comandante era al «rapporto costante con gli enti proprietari delle strade a cui segnaliamo tempestivamente le criticità che rileviamo».

Altre vittime nel 2022 e nel 2023

Purtroppo però al drammatico bilancio 45bis, nei mesi successivi, si aggiunsero altre vittime. A ottobre morì dopo un’invasione di corsia il 22enne Edi Berisha, nel tratto di strada fra il «Bar Tange» e l’uscita per Nuvolento. Con lui viaggiava la figlia di un anno, sopravvissuta all’incidente.

L’anno successivo, il 20 novembre, in territorio di Rezzato, morì invece il 30enne Alessandro Carrera. Nella notte seguente, si schiantò e perse la vita sul colpo un 42enne che viaggiava su un’auto con targa ceca, all’altezza della galleria di Prevalle.

In totale, nell’intera provincia di Brescia solo nel 2023 sono morte per incidente stradale 61 persone.

Il bilancio 2024 delle vittime nel Bresciano

Nel 2024 continua a crescere il bilancio di sangue sulle strade bresciane, anche se i decessi registrati in incidenti stradali sono stati meno dello scorso anno: sono ad oggi 21 le vittime, mentre nello stesso periodo del 2023 erano state 23. Prima della morte di Mariangela Favagrossa, avvenuta a Manerbio nel frontale tra la sua auto e un pullman, si era registrato il decesso dell’imprenditore 67enne di Vallio Terme Rosario Ferandi, finito in bicicletta contro un’auto ferma ad uno stop. L’uomo era stato trasferito d’urgenza in ospedale ma era spirato poche ore dopo il ricovero. Nel mese di maggio poi è deceduta, dieci giorni dopo l’incidente in cui era stata coinvolta, Agnese Quarena. La 78enne di Gavardo era stata investita da un’auto mentre attraversava la strada.

Il 25 maggio aveva perso la vita la 18enne Matilda Agnesi, uscita di strada mentre era in sella alla sua nuova moto.

Tre morti in due giorni

Nel primo weekend di giugno, sono stati tre i morti in sole ventiquattro ore. Una drammatica scia di sangue sulle strade bresciane: due gli incidenti avvenuti sabato 1 giugno in Valcamonica, dove hanno perso la vita il 25enne Sergio Sanzogni e il 17enne Alen Karaboja. Entrambi erano alla guida di una moto. Domenica 2, in Tangenziale sud, ha perso la vita il muratore 42enne Mohamed Eldesouky.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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