Un nuovo sonar per il Gruppo Sub di Monte Isola: si cercano i fondi

Veronica Massussi
La raccolta attivata su GoFundMe: servono 8mila euro per ultimare il progetto Side Scan Sonar e mappare il lago
Negli anni il Gruppo Sub Monte Isola ha recuperato 27 dispersi nelle acque del lago d'Iseo © www.giornaledibrescia.it
Negli anni il Gruppo Sub Monte Isola ha recuperato 27 dispersi nelle acque del lago d'Iseo © www.giornaledibrescia.it
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Il Gruppo Sub Monte Isola si è specializzato nelle ricerche di persone disperse nel lago. Dal 2006 ad oggi ha recuperato 27 persone disperse e i sub sono stati attivati in tutti i casi di scomparsa nelle acque del Sebino, l’ultimo quello della ragazza tedesca Chiara Lindl.

Purtroppo la giovane non è ancora stata ritrovata e il suo corpo giace ancora sul fondo del Sebino, presumibilmente nel tratto di lago di fronte a Pisogne e Costa Volpino, uno dei più profondi della zona.

Per migliorare sempre più non solo le competenze ma anche l’attrezzatura, il gruppo ha lanciato un progetto ambizioso per il 2025: l’ultimazione del Side Scan Sonar, un sonar a scansione laterale che permetterà di migliorare le tecniche di ricerca e mappatura. In collaborazione col Politecnico di Milano e Laser Navigation, i sub stanno creando una tecnologia su misura.

«Abbiamo bisogno di un contributo di 8mila euro per un ulteriore sensore e un gps – spiega il presidente Massimo Ziliani –. È attiva la raccolta Side Scan Sonar sulla piattaforma GoFundMe. Ci occupiamo anche di mappare il fondo del lago d’Iseo, con finalità di utilità pubblica. Il nostro lavoro serve a recuperare, a segnalare dove si trovano per esempio cavi subacquei, tubature e altro. In pratica stiamo lavorando per fornire alla comunità conoscenze certe e sicure sul Sebino i cui fondali sono ancora per la maggior parte non esplorati. Questo è fondamentale per la sicurezza non di pochi bensì di moltissimi turisti e anche di chi usa lo specchio d’acqua per lavorare, fare sport o per spostarsi».

Il Gruppo Sub Monte Isola, parte della Protezione Civile, è composto da sedici volontari appassionati e altamente specializzati, pronti a intervenire giorno e notte per garantire la sicurezza nel lago. Hanno operato anche in tanti altri casi come l’incidente di un offshore nel 2009, che causò ben tre morti, di cui uno disperso per giorni e poi recuperato, e un ferito e sono sempre attivi anche nel monitoraggio delle spiagge pubbliche, facendo parte dell’accordo per la sicurezza balneare del Sebino con altri gruppi ed Autorità di Bacino.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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