Un nuovo pozzo dell’acqua a Gardone Valtrompia per contenere il rischio siccità
Questo 2024 eccezionalmente piovoso e nevoso rispetto agli anni scorsi non deve far dimenticare che, con i cambiamenti climatici in atto, le crisi idriche dettate dalla siccità potrebbero essere dietro l’angolo.
Gardone è stato, insieme a Bovegno, Lodrino e Caino uno dei territori della Valtrompia che ha più accusato la carenza di acqua durante le scorse estati, tant’è che il Comune ha dovuto sfruttare anche le vicine sorgenti di Marcheno per garantire a tutti i cittadini l’approvvigionamento.
Dall’anno prossimo il Comune guidato da Pierangelo Lancelotti potrà però contare anche su un nuovo pozzo, che andrà ad affiancarsi e a lavorare in sinergia con quello principale di Oneto. Verrà realizzato all’interno del parco di Rovedolo, vicino alle strutture sportive e costerà circa 1 milione di euro attinti dalla tariffa del nuovo gestore del ciclo idrico integrato, Acque Bresciane.
«Si è partiti facendo un foro pilota per verificare profondità e portata del pozzo - spiega l’assessore alla Progettazione integrata territoriali, Pierluca Ghibelli -, successivamente si sono svolte le prove di pompaggio e le analisi chimiche dell’acqua, alle quali sono seguite la realizzazione del foro definitivo e delle connessioni con la rete esistente».
I numeri
La portata stimata è di circa 12 litri al secondo e verrà utilizzata come supporto agli approvvigionamenti idrici già attivi. «Di conseguenza - aggiunge Ghibelli - non saranno dismessi i prelievi attuali, compresi quelli provenienti dalle sorgenti di Marcheno».
Michele Gussago, presidente di Azienda Servizi Valtrompia (Asvt), afferma che il completamento dell’opera e la sua entrata in funzione dovrebbero avvenire l’anno prossimo. «Si tratta di un pozzo che servirà la rete del comune di Gardone - osserva Gussago -. Tuttavia l’acqua sarà potrà essere condivisa con i comuni contermini, soprattutto quelli situati a Nord, in una logica che vede la realizzazione nei prossimi tempi dell’acquedotto di Valle».
L’iter per la costruzione del pozzo è iniziato tre anni fa «e ha visto l’Amministrazione comunale, circa un anno e mezzo fa, recarsi in Provincia per valutare la possibilità di realizzarlo anche grazie alla collaborazione di Arpa - ricorda il sindaco -. Parliamo di un’opera fondamentale per il nostro paese che sta per diventerà realtà».
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