Un mega assegno da 300 milioni ha aiutato 133mila famiglie bresciane
Oltre 300 milioni di euro. È la cifra erogata nel 2023 dall’Inps alle famiglie bresciane con figli carico che hanno meno di 21 anni. Stiamo parlando dell’assegno unico universale, nato nel marzo 2022, che ha semplicemente accorpato e sostituito in un’unica soluzione gran parte delle prestazioni economiche, fiscali e previdenziali, che venivano in precedenza erogate a sostegno delle famiglie.
Una misura che nel 2023, nella nostra provincia, ha interessato ben 132.959 nuclei familiari per un importo medio mensile di 271 euro (relativo ad una media di 1,64 figli). L’anno precedente, nel 2022, i numeri, pur significativi, erano di poco inferiori con 126.862 nuclei beneficiari con importo medio mensile di 248 euro, relativo ad una media di 1,66 figli.
A chi spetta
La misura è «universale» e interessa indistintamente tutte le famiglie che hanno un figlio minorenne a carico (dal settimo mese di gravidanza, fino al compimento dei 21 anni di età) anche se in maniera e con pesi diversi. L’importo erogato varia infatti in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base dell’Isee, ma tiene anche conto del numero e dell’età dei figli, nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli. Sono anche previste misure perequative nel casi di famiglie numerose, del figlio nel suo primo anno di vita etc.
Nelle scorse settimane l’Inps ha comunicato l’adeguamento degli importi all’inflazione: l’assegno (così come le soglie dell’Isee per il calcolo) a partire dal febbraio 2024 è salito così del 5,4%. Facendo un breve calcolo le famiglie riceveranno ora un assegno minimo di 57 euro per ogni figlio a carico (che diventano 28,50 per il figlio in età fra i 18 e i 20 anni), se hanno un Isee oltre 45.574,96 euro.
Si arriva invece ad un importo massimo di 199,4 euro ad ogni figlio minore se si ha un Isee fino a 17.090,61 euro.
I numeri a Brescia
Spulciano i dati dell’«Osservatorio Inps» sull’assegno unico universale emerge come nel 2023 i beneficiari di almeno una mensilità nella nostra provincia sono stati 219.421: si tratta di una quota assai rilevante dei 256.536 under 21 residenti nel Bresciano, pari all’85,5% del totale.
Nel 2022 i numeri sono stati di poco inferiori: i figli beneficiari di almeno una mensilità di assegno unico sono stati 211.178, con un importo medio mensile risulta nell’ordine dei 150 euro erogato, sempre mediamente, per 9,4 mensilità. Questi numeri sono in linea con i valori rilevati dall’Inps a livello nazionale che stima l’adesione alla misura di sostegno nell’ordine dell’86% nelle regioni del Nord. Mentre l’importo medio mensile risulta nell’ordine dei 165 euro erogato, sempre mediamente, per 10,4 mensilità.
A livello nazionale
Nel 2023 l’Inps ha erogato a livello nazionale quasi 18 miliardi di euro per l’assegno unico e universale ed il numero dei nuclei beneficiari si avvicina ai 10 milioni. Il tasso di adesione alla misura si attesta intorno al 90% e varia in base all'età dei beneficiari, raggiungendo il 95% per i figli più piccoli. Viene evidenziato anche un divario territoriale significativo, con un'adesione più alta nelle province del Sud (circa 92%) rispetto a quelle del Centro e del Nord (circa 86%).
Un’altra particolarità: circa il 17% dei richiedenti dell’assegno unico e universale non fornisce la documentazione relativa all'Isee. Questo fenomeno riguarda principalmente famiglie con reddito più elevato, che comunque riceverebbero l'importo minimo dell'assegno.
Infine ricordiamo che sul sito online dell’Inps è ora attivo anche un assistente digitale «intelligente» in grado di personalizzare la conversazione e rispondere alle domande degli utenti.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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