Un fine settimana tra Certosini e «gatti mannari»
Dai Maine Coon ai Bengala, dai Siberiani ai Certosini arrivando fino ai Lykoi o «gatti mannari», per un numero che sfiorava gli ottocento felini di 23 razze diverse. Tutto questo a «Cat Zone Show», grande esposizione di gatti che si è tenuta sabato e domenica, per la prima volta, al Brixia Forum di via Caprera e che ha riscontrato un buon successo di pubblico (3.500 i biglietti staccati).
Bellezza in gara
Una mostra sì, ma con concorsi di bellezza tra gli esemplari più interessanti e dalle caratteristiche uniche, con gatti che ostentavano una certa sicurezza, come sapessero di avere tutte le attenzioni su di loro, una volta portati sul palco davanti agli undici giudici internazionali chiamati a valutarli per il «Best in show». Tante le famiglie che hanno potuto girare per il palazzetto cercando di vedere - attraverso le maglie delle gabbie e i teli di plastica protettivi - i mici dai manti più pelosi, ma anche i «gatti nudi», con le coccarde dei premi vinti nei vari concorsi esposte in bella vista (come quella da Campione italiano di Sky, splendido esemplare di Maine Coon silver) e cartelli che oltre al nome degli allevamenti annunciavano la possibilità di acquistare dei cuccioli. Peraltro a prezzi non proprio popolari, visto che le razze più ricercate e più alla moda possono costare migliaia di euro.
In un’area del padiglione che ospitava l’esposizione uno spazio è stato riservato anche agli stand di tutto ciò che attiene al mondo felino, come alimenti, giochi o trasportini con ruote, del tutto simili ai passeggini che si utilizzano per i bambini.
Affettuosi e selvaggi
Tra le novità di Cat Zone Show a Brescia è stato mostrato il «gatto mannaro» Lykoi, razza che è ad un passo dal riconoscimento internazionale, dal manto roano, a pelo corto.
«Si tratta di una mutazione naturale del gatto nero - ha spiegato l’allevatrice -. I cuccioli sono neri alla nascita, crescendo diventano "nudi" e infine assumono questo manto caratteristico. Sono molto attaccati ai loro umani». Un attaccamento che anche altre razze mostrano nei confronti dei loro proprietari, come hanno spiegato, ad esempio, gli allevatori di Cellatica di Siberiano Neva Mascherat che hanno parlato addirittura «di gatto-cane, che si affeziona molto ed è molto intelligente».
Gatti affettuosi, ma anche impegnativi sono i Bengala dal manto simile a quello di un leopardo, come ha raccontato un espositore (uno dei 180): «Noi li alimentiamo solo con carne di pollo, che prepariamo a crudo con ossa e piume per renderla il più simile possibile ai volatili che troverebbero in natura».
Ed è stata la curiosità di ammirare da vicino i gatti delle razze più particolari, ad aver spinto tantissimi visitatori a varcare i cancelli del Cat Zone Show (mostra sotto l’egida Anfi, la più grande associazione felina italiana riconosciuta dal Ministero dell’Agricoltura), anche se poi, tornati a casa, per i proprietari, ogni micio anche senza pedigree, è il più bello del mondo.
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